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Arriva la carta ecologica che può essere riscritta

ideaIl consumo della carta continua ad aumentare. Dal 1980 ad oggi i valori sono addirittura aumentati del 50%, lasciando un’impronta spesso e volentieri insostenibile sui polmoni verdi del Pianeta.

Soluzioni al problema oggi esistono, dall’impiego di carta riciclata o con il marchio ECOLABEL, all’uso di quella certificata FSC/PEFC, ma la vera rivoluzione arriva dall’Università della California di Riverside.

Qui un team di scienziati ha realizzato la prima “carta ecologica” in grado di essere riscritta più e più volte.

Ovviamente il materiale di partenza non è la cellulosa ma banali supporti in vetro o film di plastica sottile su cui si può stampare in maniera reversibile con uno speciale inchiostro. E’ proprio quest’ultimo, infatti, la vera e proprio invenzione dei ricercatori.

L’innovazione si basa sulla proprietà di commutazione di tinta dei coloranti commerciali chimici chiamati redox a cui sono stati aggiunti nanocristalli di titanio (che servono da catalizzatori) e un addensante.

La tecnica richiede di colorare completamente il supporto con uno dei tre colori primari disponibili – blu, rosso e verde – e quindi, utilizzare una stampante a luce ultravioletta.

Durante la fase di scrittura, gli UV riducono il colorante al suo stato incolore escludendo quelle porzioni che costituiscono le lettere del testo.

Per cancellare le scritte basterà riscaldare il supporto in maniera che il colorante si riossidi a contatto con l’ossigeno.

La nuova carta riscrivibile può essere cancellata e ristampata più di 20 volte senza alcuna perdita significativa di contrasto o risoluzione.

Lettura integrale dell’articolo QUI > Basta alberi, arriva la carta ecologica che può essere riscritta | Rinnovabili.

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Questa voce è stata pubblicata il 20 gennaio 2015 da in Ambiente & Ecologia, Idee & Fatti - Fuori dagli schemi, Leggo & Pubblico con tag , , , , .