Dopo essere stata coinvolta nello scandalo delle sostanze chimiche pericolose sollevato dal report di Greenpeace International “Dirty Laundry”, PHV – azienda di produzione di abbigliamento che si cela dietro a marchi quali Calvin Klein e Tommy Hilfiger, ha dichiarato di volersi impegnare per un futuro libero da queste sostanze nocive.
Le sue azioni però hanno finora dimostrato il contrario. I dati raccolti da Greenpeace hanno anche dimostrato come PHV continui a raccontare fantasticherie ai propri clienti, riguardo alle sostanze contenute nei suoi vestiti e alle sue pratiche di produzione “pulite”.
Questa dipendenza tossica ha impedito all’azienda di assumersi responsabilità individuali verso i propri azionisti, clienti e verso le comunità colpite dall’inquinamento delle riserve idriche globali.
L’azienda statunitense si è rifiutata di rendere note le sue pratiche inquinanti e non ha assunto un impegno concreto ed individuale con Detox.
A differenza di altre aziende Come Benetton, che ha davvero dato attuazione al suo impegno, PHV ha fallito nel tentativo di sconfiggere la sua dipendenza tossica.
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