in sintesi un articolo che leggo su Rinnovabili.it
A Brisbane, gli architetti dello studio James Russel Architect hanno realizzato una casa solare in legno che riprende gli elementi tradizionali delle costruzioni coloniali australiane e li abbina alle innovazioni nel campo della sostenibilità.
Il regolamento edilizio della zona prevede l’utilizzo del legno e nelle zone periferiche della costa orientale australiana sono molto utilizzati i pannelli metallici.
Gli architetti hanno utilizzato questi due materiali e scelto la volumetria della casa rurale tradizionale con il tetto a falda, un’altezza di due piani ed un’alternanza di ambienti esterni ed interni che si dividono in spazi privati, semiprivati e pubblici.
La casa solare di Brisbane cattura l’acqua meteorica e la immagazzina in una cisterna da 20.000 litri per utilizzarla in cucina, nei bagni e per irrigare il giardino, consentendo un notevole risparmio idrico.
Un impianto solare fotovoltaico da 10 kW connesso alla rete riesce a coprire il fabbisogno energetico degli occupanti.
La struttura in calcestruzzo cellulare precompresso permette di ridurre le emissioni per il trasporto e di coprire grandi luci con una quantità minore di materiale rispetto alle semplici travi in cemento armato.