Homo sapiens (dal latino: uomo sapiente) è la definizione scientifica della specie umana, unica vivente del genere Homo. (Cit. Wikipedia)
Ho letto molti articoli e visto documentari nei quali si denuncia l’insensato massacro dei rinoceronti, uccisi solo per prendergli il corno, nell’illusione che abbia miracolosi poteri di guarigione.
Come sempre non si finisce mai di imparare ed infatti leggendo un articolo di Tamara Ferrari (su Vanity Fair) scopro che attualmente la polvere del corno del rinoceronte vale 85.000 € al chilo ovvero più della cocaina, il che fa comprendere facilmente il giro di soldi che alimenta il bracconaggio.
Il giro d’affari di maghi e presunti guaritori, anche in Italia, la dice lunga sulla credulità e su leggende dure a morire, tuttavia resta il fatto che come spiega nell’articolo Daniel sanchez (biologo spagnolo):
Il corno non ha poteri curativi (ovviamente) e non è fatto di avorio, ma di cheratina come le nostre unghie ed i capelli. A chi verrebbe in mente di strapparsi le unghie per curare il cancro?
Se non fosse che alcuni anni fa la moglie di un ministro thailandese ha dichiarato di essere guarita dal cancro con la polvere del corno di rinoceronte, cosa questa che ha fatto impennare i prezzi e, va da sè, le uccisioni.
Homo sapiens…?
Non basta l’uccisione dei rinoceronti causata da credenze che non hanno nessun fondamento, è necessario aggiungere crudeltà a crudeltà ed ecco che scopro che i bracconieri non uccidono i rinoceronti, ma li addormentano con un sonnifero e gli tagliano il corno mentre sono ancora vivi, lasciandoli poi a morire dissanguati.
Dopo aver letto l’articolo in questione, avevo accarezzato l’idea di scriverne sul Blog, ma stavo per accantonare il proposito, convinto del fatto che chi è interessato all’argomento, le cose già le sa e gli altri, molto più semplicemente, se ne fregano…
Se non fosse che casualmente dopo alcuni giorni ho visto la foto che trovi qua sotto, in questo articolo del Corriere:
Una foto che da una parte stringe il cuore, ma dall’altra ti fa sorridere un poco, confidando nel fatto che almeno questo si è salvato.
Ben poca cosa, visti i numeri, ma è pur sempre uno stimolo per quelli che, come i ranger, mettono a rischio la loro vita in scontri con bracconieri ben armati, con i loro Ak-47, silenziatori e visori notturni, e che sicuramente non devono fare i conti con i tagli al bilancio dei parchi…
Hope, (Speranza), è un rinoceronte femmina di 4 anni, sopravvissuta ad un attacco dei bracconieri – nella provincia di Eastern Cape in Sudafrica – che le hanno lasciato un ferita di 50 cm sul muso.
A differenza di quanto accade alla maggioranza dei rinoceronti, che muoiono dissanguati dopo il taglio del corno, Hope è stata salvata dal team di veterinari dell’organizzazione Saving The Survivors. I medici l’hanno operata e le hanno applicato una copertura di fibra di vetro sulle ferite (Ap)
Info aggiuntive (in inglese) su Facebook: Saving the survivors
Homo sapiens? … Sarà, ma ho i miei dubbi.
L’ignoranza e’ peggio del cancro.
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sicuri si diventa, Ride Safe.