In una grande casa vittoriana sulle rive dell’Hudson, tra possenti scenari naturali e le lusinghe di New York, Viri e Nedra conducono un’esistenza che sfiora la perfezione: due figlie da iniziare ai piaceri della vita, una cerchia di amici interessanti, cene raffinate, bei libri, buona musica, un cucciolo festoso, il fuoco nel camino, giornate passate a pattinare sul fiume gelato o a prendere il sole.
Tutto, all’interno di quel microcosmo, è studiato nei minimi particolari, accogliente, rassicurante, eppure più fragile di quanto appaia, inadeguato a reggere l’urto degli anni, della noia, delle ambizioni frustrate.
Nedra preferisce viversi come una donna «vera, felice e generosa» piuttosto che amareggiata ma fedele, Viri è un buon padre che non sa rassegnarsi a essere solo un uomo virtuoso e non possiede la spietatezza per perseguire il successo.
Sulla superficie di un matrimonio felice si aprono crepe sottili: un’altra vita, segreta, preme per venire allo scoperto, e per ciascuno la posta in gioco è la conquista di sé.
James Salter ha scritto un romanzo seducente, capace di raccontare amori e destini, sofferenze e passioni, a volte condensandoli in un dettaglio folgorante, a volte seguendoli con sguardo partecipe fino al compimento: il romanzo emblematico di una generazione che scopre i limiti della propria felicità e prova la tentazione di distruggerla.