un articolo che interesserà Poppea che tempo fa aveva chiesto informazioni sull’olio di cocco
Lo abbiamo trovato recentemente nei gelati industriali, come grasso che non lascia “untuosità” e con ottime caratteristiche tecniche, e a volte la sua presenza fa capolino anche in qualche snack o biscotto.
Stiamo parlando dell’olio di cocco, utilizzato come grasso vegetale al posto di quello animale (burro, panna), o di oli vegetali di semi e – ovviamente – dell’olio di palma.
Molti sono i lettori che chiedono confronti tra i due grassi . Innanzitutto, è davvero possibile fare un paragone?
«Non proprio – spiega Enzo Spisni, docente di Fisiologia della Nutrizione all’Università di Bologna – i due grassi sono differenti come composizione, se parliamo di olio di palma e olio di cocco, ma è difficile stabilire quale sia migliore e quale peggiore dal punto di vista degli effetti sulla nostra salute”.
Diverso è il discorso se consideriamo il palmisto, ossia l’olio che proviene dai noccioli e non dal frutto (di palma): «in questo caso i due grassi sono simili in composizione e il palmisto è comunque presente negli alimenti industriali, spesso miscelato all’olio di palma ».
continua la lettura QUI: Olio di cocco: impossibile confrontarlo con il palma