in sintesi un articolo che leggo su Altroconsumo
L’aerosol è molto utilizzato per curare i disturbi legati alle vie respiratorie, soprattutto dei bambini.
Questi apparecchi, infatti, grazie alla loro tecnologia, riescono a “vaporizzare” la soluzione di farmaco, fisiologica o di acqua che viene inalata e arriva in profondità nelle vie aeree.
Ma acquistare l’apparecchio adatto può non essere semplice. Quali acquistare? Sono tutti uguali?
Gli apparecchi servono a trasformare la soluzione, di farmaco o no, in una nebbiolina finissima.
Un parametro importante da prendere in considerazione, in entrambi i casi, è la dimensione della particelle nebulizzate: più sono piccole più raggiungono facilmente i bronchi.
Per ottenere un effetto curativo sulle basse vie respiratorie, devono essere comprese in un range (#dilloinitaliano ovvero: raggio o campo) compreso da 0.5 a 5 micron e la maggior parte degli apparecchi in commercio nebulizza particelle del diametro di 2 micron.
Esistono due principali tipi di nebulizzatori: pneumatico o a ultrasuoni.
Quale scegliere? Entrambi hanno pro e contro.
Il primo è più economico (circa 34 euro), ma è rumoroso e può risultare fastidioso soprattutto per i bambini.
Quello a ultrasuoni, invece, è più veloce, meno rumoroso, è disponibile anche a batterie, ma è più costoso (circa 45 euro) e in alcuni casi la soluzione potrebbe surriscaldarsi.
Nei bugiardini di molti farmaci è segnalato se possono essere utilizzati anche per gli aerosol a ultrasuoni.
lettura integrale qui: Apparecchi aerosol: quali scegliere? – Altroconsumo