Sellerio – Pagg. 178 – € 13,00 > Lo vendo ad € 4,50 + s.s.
Trama: Pineta, estate; sulla spiaggia viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Il corpo è stato alcuni giorni in mare e viene riconosciuto da un piccolo malavitoso locale di nome Marino come Olga, la badante ucraina della propria madre.
Al BarLume fervono dei lavori di rifacimento e i vecchietti sono stati costretti a spostarsi nel parco pubblico. Qui si annoiano perché ci sono solo anziani e bambini, ma si consolano guardando e ascoltando il nutrito gruppo di ragazze dell’Est Europa che tutte le sere si ritrovano a chiacchierare dopo il lavoro.
Iniziano a interessarsi ai loro discorsi, attaccano bottone con alcune di loro e capiscono da chi sono a servizio. Soprattutto si accorgono che entrano in agitazione quando viene ritrovato il cadavere sulla spiaggia. Captano poi strani discorsi e decidono di avvertire la commissaria.
Ognuno indaga a modo suo: Alice in solitaria e con discrezione, i vecchietti facendo domande in giro… È estate e le trasmissioni TV del pomeriggio non sanno di cosa parlare, si avventano sui casi di cronaca nera in cui le vittime sono donne.
Oltre a quello di Olga spicca la vicenda di una studentessa australiana venuta a Milano e scomparsa ormai da quasi un mese. Intanto qualcuno svaligia le ville di un complesso sul promontorio vicino a Pineta, una serie di abitazioni ricavate da un convento del 1200, noto come «i pini di San Giuda».
Letto da: Paolo
Opinione personale: Il barrista del BarLume ed i vecchietti terribili che lo occupano permanentemente mi divertono sempre; da lettore apprezzo il legame sentimentale tra Massino a la commissaria Alice, che mi era piaciuta da subito, però questo non credo sia il libro più riuscito della serie.
Al solito si sorride e talvolta si ride, la lettura è piacevole come l’indagine, ma è la storia “gialla” in sè che non mi sembra convincente. Promosso, in ogni caso, ma non con lode. 😉