Senz’ombra di dubbio, Davide è una delle figure più affascinanti ed enigmatiche mai esistite: un uomo la cui vita ha oscillato costantemente tra storia e leggenda.
Dipinto nella Bibbia come un valoroso guerriero, un musicista e poeta di talento, capace al contempo di grandi crudeltà e generosità, la storia di Davide racconta il topos dell’uomo innalzato alla fama e schiacciato dall’ambizione: un ragazzo comune che, sedutosi sul trono del regno di Israele, si lasciò obnubilare dal potere, tradendo chi gli era stato fedele, massacrando innocenti, voltando le spalle agli amici.
L’armonia segreta non si limita a raccontare gli episodi già noti della vita del re d’Israele, ma scava anche in quelli più sconosciuti.
Attraverso le parole di Natan (il principale narratore nonché misterioso profeta che diventò il collegamento diretto di Davide col divino), il lettore osserva il futuro re in compagnia delle persone che lo hanno amato, come la madre e il fratello, e poi di quelle che ne furono le vittime, come le sue mogli Mikal (la figlia del re Saul, che lo aiuterà a fuggire dall’ira del padre e re, ma che verrà poi abbandonata), Abigail e Batsheva.
E, infine, come Salomone, suo figlio tardivo e successore. Il risultato è un romanzo storico vivissimo che riflette su concetti quanto mai attuali, come la brama di potere, il desiderio di affermazione, la famiglia, il sesso e il tradimento.