a cura di Martina Villa, curatrice della Pagina FB Quando nevica scarlatto
Una noia mortale.
Sprofonda sempre di più nel trash.
Cosa mi ha lasciato questo libro, ovvero gli aneddoti più succulentemente trash contenuti in “Gabbia di re”:
Numero uno: Cal è vergine.
Ussignur perché nei libri lo sono tutti? Poi lui mica stava con Evangeline? Non hanno mai neanche…? Neanche un pochino…?
Numero due: Evangeline è lesbica.
Ah ecco. Adesso capisco anche la situazione di Cal.
Il tutto risulta comunque terribilmente trash.
Numero tre: è divertente accoppiarsi nel fango sotto la pioggia e all’aperto, ma dormire in una camerata dell’esercito fa schifo.
Numero quattro: la scenetta acchiappa-ragazzine-con-gli-ormoni-a-palla di Maven tutto ignudo nella vasca era tranquillamente e soavemente surclassabile.
Numero cinque: il finale non è un colpo di scena. Grazie al POV di Evangeline il lettore era già a conoscenza del fatto che lei avrebbe dovuto sposare Cal.
Piuttosto che farci sapere “la bella notizia” dal punto di vista di Mare, sarebbe stato piu corretto eliminare tutta la parte dal punto di vista di Evangeline e regalarci un finale inatteso che avrebbe trovato spiegazione nell’ultimo capitolo della saga, lasciandoci quell’acquolina in bocca, quella voglia di sapere come si sarebbero evolute le cose.
Così, invece, tutto quello che mi è rimasto dopo aver chiuso il libro è stato un amaro… “meh” (con tanto di labbro arricciato).
“Martina! Ma perché ultimamente recensisci solo libri brrrruttih?”
Eh. Purtroppo sto leggendo solo quelli. 🙃