Agganciandomi a quanto scritto nei giorni scorsi da Il Fatto Alimentare circa l’uso di stoviglie in plastica per il raduno degli Alpini a Trento e non in materiale biodegradabile e compostabile oggi pubblico quanto scritto dalla Pagina FB Vocariciclario:
Si può fare la raccolta differenziata anche ai grandi eventi? Certo che sì!
Basta predisporre i contenitori e incaricare degli addetti adeguatamente formati a sensibilizzare i visitatori.
Sono stati ottenuti risultati soddisfacenti perfino a una manifestazione come Expo 2015 Milano, dove, nonostante le difficoltà iniziali, è stato raggiungo il 70% di raccolta differenziata.
(Raccolta differenziata a Expo 2015 Milano)
Eppure alla manifestazione Giardini e Terrazzi, tenutasi in questi giorni ai Giardini Margherita a Bologna, ho visto solamente cassonetti dell’indifferenziato, in cui veniva conferito ogni tipo di rifiuto… cartone, sfalci, vetro,…
Non ho potuto scattare una foto ai Giardini Margherita a Bologna perché mi stavo allenando e non potevo fermarmi, per cui pubblico una foto di archivio che rende comunque l’idea.
Purtroppo viene da pensare che a qualcuno faccia comodo così, a discapito però di tutti noi.
Tra l’altro leggo che a Torino, al Salone Internazionale del Libro le cose non stanno andando molto meglio…
Scrivono su Eco dalle città (che ha pubblicato anche il video che segue):
Sembra uno scherzo ma è la nuda e cruda realtà. L’area di stoccaggio dei rifiuti del Salone allestita da Lingotto Fiere ai nostri occhi è sembrata quasi come una normale discarica abusiva, di quelle che si trovano nelle periferie di Palermo, Napoli e Bari. O senza andar lontano nel quartiere di Falchera di Torino.
Abbiamo dato una occhiata all’area di stoccaggio tutti i giorni, dal giovedì fino a domenica.
Nessun criterio evidente nella separazione, nessuna copertura, rifiuti ammassati in un piazzale alla mercé di intemperie e qualsiasi essere vivente, roditori e volatili compresi…
“Detto questo, detto tutto”.