Un forsennato giro nel centro labirintico e misterioso di Genova ‘la Superba’, in cui il punto d’arrivo non solo è incerto, ma anche irrilevante.
L’autore, il vero protagonista del libro, si muove in un groviglio di vicoli e di storie reali, fra immigrazione legale e illegale, alcol e prostituzione, ma anche bellezza e poesia, e si perde fra gli aspetti più esotici e affascinanti della città.
Un panorama in cui il narratore è osservatore, ma anche parte in causa. Un viaggio narrativo che spazia fra il lirico e il grottesco, il comico e il raccapricciante, incentrato sul tema della migrazione.
Per l’autore, “emigrare è come scrivere un nuovo romanzo senza avere in mente la trama, il finale e i personaggi che saranno cruciali per lo sviluppo della storia”.