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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Il mondo del lavoro in pillole/12

1 – In calce alle mie email aziendali c’è scritto, in rosso e pure grassetto:

“Orario ufficio: 08.30-12.30 / 13.30-16.00”

E quando chiamano i clienti?

Alle 17.

Poi ti scrivono: “ho chiamato, ma non ha risposto nessuno.”

Vedi te.

Poi alla fine li senti e quando faccio notare che alle 7.30 gli ho scritto un’email e dopo 1 ora ancora non hanno risposto ti dicono che “ah, no, io arrivo in ufficio alle 9”; quindi io devo prendere nota che tu arrivi alle 9, ma tu non puoi chiamare entro le 16?

D’altro canto, nell’aprile 2018 è stata inviata una circolare a tutti per comunicare i nuovi indirizzi email e come è andata a finire?

Che certi scrivevano ai vecchi indirizzi ancora nel 2021, nonostante numerose comunicazioni in merito.

Leggono, ma non capiscono…

Photo by Andrey Grushnikov on Pexels.com

2 – Il solito cliente manda una richiesta di pochi pezzi, sempre gli stessi e chiede pure una consegna differita in luglio ed agosto.

In chiusura: “Attendo suo miglior prezzo”

Continua a non capire che quando sei costretto a produrre appositamente pochi pezzi, il “miglior prezzo” non esiste.

E sono certo che manderò l’offerta, spiegando una volta di più le dinamiche del prezzo e mi chiamerà per chiedere uno sconto.

Certi sono veramente di coccio…

Detto in soldoni, se fa un unico ritiro in luglio l’importo è di 102 € se invece la scagliona fra luglio ed agosto è di € 112.

Che sceglierà? 🤔

Risparmierà 10 € oppure preferirà pagare di più ed aggiungere il costo di 2 trasporti?

Dopo di che, tolti i costi dei materiali, i costi fissi, la manodopera e le tasse che cosa si pensa che mi verrà in tasca su un ordine da 102 €?

Come previsto ha chiamato per avere uno sconto citando quale riferimento una fornitura precedente che però era stata scontata per compensare un errore precedente e gli era stato fatto notare.

Leggono quello che gli fa comodo e del resto se ne fregano. Mi fanno incazzare non poco certi atteggiamenti.

E mi fa: “ci venga incontro” … al che sono sbottato: “Si, ma sono sempre io che devo venirvi incontro!”

3 – Tempo fa la filiale sudamericana di un grosso cliente, ultraventennale, era in netto ritardo sui pagamenti e dopo l’ennesimo sollecito mi sono sentito dire dall’ufficio italiano: “ma lei dovrebbe essere onorato a fornire la filiale oltreoceano”

Va da sè che gli ho risposto che “La soddisfazione è una bella cosa e c’è, ma i materiali ed i dipendenti li devo pagare con i soldi.”

Si lavora così, nel Belpaese…

4 – Si conferma il fatto che la colpa è figlia di Nessuno.

5 maggio, mi scrive BRT: “Gentile cliente, abbiamo ricevuto la tua richiesta, il nostro servizio clienti ti risponderà nel minor tempo possibile.”

6 giugno: sono ancora qui che aspetto una risposta ad un Reclamo.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 7 giugno 2023 da in Il mondo del lavoro con tag , , , , .