1 – In calce alle mie email aziendali c’è scritto, in rosso e pure grassetto:
“Orario ufficio: 08.30-12.30 / 13.30-16.00”
E quando chiamano i clienti?
Alle 17.
Poi ti scrivono: “ho chiamato, ma non ha risposto nessuno.”
Vedi te.
Poi alla fine li senti e quando faccio notare che alle 7.30 gli ho scritto un’email e dopo 1 ora ancora non hanno risposto ti dicono che “ah, no, io arrivo in ufficio alle 9”; quindi io devo prendere nota che tu arrivi alle 9, ma tu non puoi chiamare entro le 16?
D’altro canto, nell’aprile 2018 è stata inviata una circolare a tutti per comunicare i nuovi indirizzi email e come è andata a finire?
Che certi scrivevano ai vecchi indirizzi ancora nel 2021, nonostante numerose comunicazioni in merito.

2 – Il solito cliente manda una richiesta di pochi pezzi, sempre gli stessi e chiede pure una consegna differita in luglio ed agosto.
In chiusura: “Attendo suo miglior prezzo”
Continua a non capire che quando sei costretto a produrre appositamente pochi pezzi, il “miglior prezzo” non esiste.
E sono certo che manderò l’offerta, spiegando una volta di più le dinamiche del prezzo e mi chiamerà per chiedere uno sconto.
Certi sono veramente di coccio…
Detto in soldoni, se fa un unico ritiro in luglio l’importo è di 102 € se invece la scagliona fra luglio ed agosto è di € 112.
Che sceglierà? 🤔
Risparmierà 10 € oppure preferirà pagare di più ed aggiungere il costo di 2 trasporti?
Dopo di che, tolti i costi dei materiali, i costi fissi, la manodopera e le tasse che cosa si pensa che mi verrà in tasca su un ordine da 102 €?
Come previsto ha chiamato per avere uno sconto citando quale riferimento una fornitura precedente che però era stata scontata per compensare un errore precedente e gli era stato fatto notare.
Leggono quello che gli fa comodo e del resto se ne fregano. Mi fanno incazzare non poco certi atteggiamenti.
E mi fa: “ci venga incontro” … al che sono sbottato: “Si, ma sono sempre io che devo venirvi incontro!”
3 – Tempo fa la filiale sudamericana di un grosso cliente, ultraventennale, era in netto ritardo sui pagamenti e dopo l’ennesimo sollecito mi sono sentito dire dall’ufficio italiano: “ma lei dovrebbe essere onorato a fornire la filiale oltreoceano”
Va da sè che gli ho risposto che “La soddisfazione è una bella cosa e c’è, ma i materiali ed i dipendenti li devo pagare con i soldi.”
Si lavora così, nel Belpaese…
4 – Si conferma il fatto che la colpa è figlia di Nessuno.
5 maggio, mi scrive BRT: “Gentile cliente, abbiamo ricevuto la tua richiesta, il nostro servizio clienti ti risponderà nel minor tempo possibile.”
6 giugno: sono ancora qui che aspetto una risposta ad un Reclamo.