1 – Un cliente manda un ordine con il prezzo dell’ultima fornitura, se non fosse che questa volta il prezzo è molto più basso della volta precedente, per una serie di ragioni.
Va da sè che gli manderò due righe per avvisarlo…
So di gente che in situazioni simili è stata zitta cavalcando l’onda del guadagno facile, però sulla distanza il cliente si è accorto ed hanno perso molto più di quanto avevano guadagnato facendo i furbetti.
2 – Un cliente fa un ordine per 400 pezzi (pari a 50 kg. di materiale)
La trafileria chiede minimo 250 kg. di materiale che equivale a 2000 pezzi.
Posso chiedere al cliente di quintuplicare la richiesta?
NO.
Chiedo un’offerta ad un fornitore e mi risponde che la sua trafileria gli impone un acquisto minimo di 500 kg.
Alè, si gioca al rialzo.
A questo punto chiedo al cliente se può aumentare un po’ il quantitativo, con consegne scalari.
Con il “quantitativo minimo fornibile” che va a braccetto con “l’importo minimo di fornitura”, non si riesce più a lavorare.
Mi risponde il cliente: “Purtroppo sono ordini speciali. E’ una casualità questa successione di ordini. Non possiamo prevedere, come ben dice Lei attendiamo.”
E quindi aspettiamo settembre e vediamo se il prezzo del materiale cala, in modo da risparmiare sull’acquisto.
Tipico esempio del rischio d’impresa.