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Il mondo del lavoro/33

Un nuovo contatto straniero mi chiede un’offerta per dei pezzi che in teoria produco, ma che tendo a non fare perchè “il gioco non vale la candela”, visto il nuovo corso aziendale.

Molte aziende avrebbero detto semplicemente “no, grazie”, ma io gli ho dato il nome di un’azienda che potrebbe fornire quanto richiesto.

E lui ha apprezzato, ringraziandomi.

Troppi lavorano a comportamenti stagni, senza offrire un minimo di collaborazione; ho fornitori che devi strappargli le informazioni aggiuntive, ma non si lavora bene così.

Scrivevo ad un cliente nel 2016: “neanche si immagina la fatica che sto affrontando per ottenere maggiori dettagli; sembra quasi che le parole da scrivere su una mail siano soggette a pesante tassazione.”

Un vizio che dopo anni è sempre presente in clienti e fornitori. Sono così sintetici nelle comunicazioni da dimenticarsi anche gli elementi base per poter lavorare.

Ho chiesto il preventivo per caricare 2 macchinari (tot 4000 kg.) da portare ad un mio fornitore e mi aspettavo molto di più: 1500+Iva per le operazioni ai quali aggiungere 500 € per i permessi dal Comune per occupazione suolo pubblico.

Paradossale che debba pagare 500 € per avere la certezza di poter usare l’area di carico davanti all’azienda, perennemente occupata da incivili.

Se uno lavora male, tutti pronti a lamentarsi, ma se lavora bene, finisce lì.

Invece no.

Passati un paio di mesi, scrivo alla mia referente commerciale presso il nuovo vettore:

“Buongiorno Manuela, si lavora bene insieme, spero che continui così perchè un vettore che funziona ed al giusto prezzo è parte fondamentale del mio lavoro.”

Risponde: “Buongiorno Paolo, concordo pienamente. Grazie”

Nei giorni scorsi è passato il fornitore che mi sta producendo una serie di prodotti e l’ho visto soddisfatto della nostra recente collaborazione, sia a livello produttivo sia logistico.

Anche se non è il suo settore specifico, gli ho accennato ad una nuova produzione che potrebbe fare dandogli le mia macchine ed ha risposto che: “tutto quello che porta fatturato, noi lo prendiamo”.

Questo è l’approccio che mi serve da parte di un fornitore, è tutto di guadagnato per entrambi.

A quanto pare, rispetto a tutti i miei clienti e fornitori, sono l’unico che quando fa la scansione di un documento da inviare via email lo rinomina in maniera chiara.

Io ricevo solo file denominati “Scan001”, ecc. oppure con il generico “Stampa documento”.

Sarà pigrizia, menefreghismo oppure non sanno che si può fare?

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Questa voce è stata pubblicata il 23 novembre 2023 da in Il mondo del lavoro con tag , , , , , , .