Questo il tè matcha, non zuccherato di Erre…

Cara Erre, le strade non sono lineari e i sentieri non portano semplicemente dalla valle alla montagna o viceversa. Sotto i tuoi infaticabili piedi, il percorso non è quello più veloce. Sicuramente, però, è quello più interessante: così, dunque, rendi cangiante e sorprendente il panorama della tua tortuosa giornata.
Osservo la galassia delle bollicine nella tua esotica bevanda e vedo un ordine nascosto, privato: ciò che agli altri sembra caos, in realtà è un cosmo sotto mentite spoglie, di cui tu però percepisci l’armonia.
I consigli che scorgo nel matcha sono addirittura due.
Il primo: mantieni saldo questo cosmo privato, non fuggire da esso, anche se a volte è faticoso e difficile da comprendere.
Il secondo: oggi guarda il cielo. Vedrai il sole che si alterna alla bufera e al temporale: le nuvole nere galoppano quasi senza meta, e dove prima scrosciava la pioggia, ora brilla la luce.
E ora domanda a te stessa: in tutta questa instabilità, chi è per te l’ombrello che ti ripara dai nubifragi improvvisi, e ti consegna a una serenità dolce e salda?
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