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Separazione consensuale tra coniugi: consigli per farla da soli e risparmiare

in sintesi un articolo che leggo su Il Blog del Consumatore

La separazione tra coniugi, anche la consensuale (quella che nasce da un accordo spontaneo dei coniugi per separarsi), è un costo per la famiglia, a partire proprio dal ricorso per separarsi, per la cui redazione solitamente le coppie in rottura si rivolgono ad un legale di comune fiducia, spendendo anche qualche migliaio di euro.

Seguono poi i costi per mantenere due abitazioni separate, con relative utenze, eventuali mezzi di trasporto ed ogni altro aggravio di spesa che normalmente consegue alla perdita dell’economia di divisione delle spese di una coppia.

Non è quindi un caso che all’avvento della crisi abbia fatto seguito una consistente riduzione del numero di separazioni. Tante coppie evidentemente “tengono duro” in attesa di tempi migliori.

È bene allora sapere che la separazione si può fare anche da soli, senza l’assistenza di un legale, che resta peraltro molto opportuno per la sua esperienza, soprattutto nei casi in cui vi siano situazioni complesse da gestire.

Le cancellerie delle sezioni famiglia dei Tribunali mettono a disposizione dei modelli prestampati di ricorso per separazione consensuale, spesso reperibili anche in rete. Bisogna compilarli, allegare i documenti richiesti e presentarsi dal giudice per l’omologa della separazione.

Sappiate però che la preparazione del ricorso da soli non è cosa semplice.

Documentatevi quindi bene per fare le scelte giuste, ricorrendo al consigli di un assistente familiare o utilizzando le opportunità di assistenza online che offre la rete.

Per saperne di più potete leggere questo articolo.

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Questa voce è stata pubblicata il 6 giugno 2013 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Persone & Società con tag , , , , , .