Titolo: La cattedrale del mare
Autore: Ildefonso Falcones
Trama: Barcellona, XIV secolo. NeI cuore dell’umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt’oggi incarna lo spirito di Barcellona, all’epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l’azione, dell’Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei… Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della “cattedrale del popolo”. E all’ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno…
Letto da: Paolo
Opinione: Questo libro è rimasto per parecchi mesi sulla libreria, in attesa che giungesse il momento buono per affrontare le oltre 600 pagine; pur amando molto il periodo storico che intercorre fra l’’anno 800 ed il primi del 1400, sono pur sempre vicende che grondano ingiustizia e prevaricazione, il che se è letto nei tempi e modi sbagliati, comporta il rischio di rifiuto del libro, a prescindere dalla sua qualità. E’ un libro ben scritto, dettagliato senza essere noioso, ci fa accompagnare Arnau nella sua vita, con esiti alterni, resi ancor più difficili dal fatto che un uomo giusto venga perseguitato in totale malafede e per interessi personali. Non aggiungo altro, se non il fatto che detesto con ogni forza L’Inquisizione e ciò che ha fatto e rappresentato.
Consigliato: SI
L’uomo a volte riesce a raggiungere dei livelli di cattiveria inimmaginabili….e questo libro è davvero un concentrato di ingiustizie, soprusi e cattiverie di cui il povero Arnaud è vittima.