Francesco ha appena lasciato un commento sul Post dedicato all’eccessiva magrezza della modella di Ralph Lauren – Vedi > https://paoblog.wordpress.com/2009/10/09/foto-modella-troppo-magra-polemica/ – ovvero: Mi chiedo: possono davvero invogliare all’acquisto simili foto, tali modelle, questi atteggiamenti?
Questa mattina stavo camminando per Milano, quando davanti a me ho visto la pubblicità della Yamamay, nota marca di intimo, e sul poster c’era la foto di una ragazza con indosso l’intimo (ovvio) ed uno sguardo ammiccante e provocatorio.
Considerando che sono le donne le prime ad acquistare l’intimo, vien da chiedersi se una modella ammiccante sia un messaggio che interessa alla clientela femminile. Senza contare che spesso, oltre allo sguardo, anche le pose sono ammiccanti sino a sfiorare (ed oltre) il limite del buongusto, come raccontava ieri Linus a Radio Deejay, quando in coda ad un semaforo ha notato di avere lo sguardo fisso (al pari degli altri automobilisti) su un poster da 6 x 3 metri con una ragazza in intimo e con una posizione a gambe divaricate.
Una bella foto, di una ragazza dal giusto peso, che sia in bikini oppure in jeans, mi sta bene, ma quando si cercano i contenuti +/- erotici, ammiccanti e/o ambigui, tanto più per pubblicità in formato gigante lungo le strade, francamente mi sembra che si vada oltre il limite.
A me le donne piacciono, nel senso più ampio del termine e senza secondi fini o sottintesi, e non sono certo un bacchettone, ma questo tipo di pubblicità le trovo fastidiose, senza che sia necessario scomodare Gad Lerner e la sua polemica, pretestuosa secondo me, contro l’universo delle Veline. Visto che in ogni caso, dove ti giri va sempre bene, trovi sempre questo tipo di pubblicità, che si tratti del settimanale nazional-popolare o del quotidiano prestigioso. Per cui inutile guardare nel giardino altrui, quando nel proprio la situazione è identica.
Ma il quesito di fondo resta. Cosa ne pensano le donne di queste pubblicità?
Ciao tutti,
sono molto interessata e seguo questo argomento da un po’ di anni e sono molto preoccupata dall’uso che si sta facendo del corpo della donna in tv e in pubblicità per sminuirne il valore di vera femminilità e renderla puro oggetto sessuale.
Si veda l’interessantissimo blog
http://www.ilcorpodelledonne.net/
Purtroppo sono le donne le destinatarie di questi messaggi…perchè hanno effetto? Perchè le donne vogliono assomigliare a quelle volgari, magrissime donne prive di alcun valore che sembrano prostitute che mettono sui manifesti? Perchè fin da bambine ci hanno insegnato ad esser sottomesse?
Ciao
Marina
Non ho specificato perchè, se una persona legge quell’analisi, e sopratutto legge i due ultimi capoversi, evince da sola che non solo non mi interessano certe pubblicità, ma, appunto, le reputo offensive per le donne. Proprio perchè ognuna deve essere sexy come e quanto vuole decidendo da sola e non inseguendo un modello valido solo per l’occhio maschile e nemmeno di tutti gli uomini!
E non sono certo moralista e bacchettona, tutt’altro !
apparentemente queste pubblicità non interessano alle donne perché nella maggior parte dei casi le donne non sono interessate a soggetti femminili ma maschili. Se pensiamo però allo scopo della pubblicità, cioè quello di incrementare le vendite, credo che queste pubblicità facciano presa sui desideri inconsci della donna, su come vorrebbe essere, su come le piacerebbe provocare e magari non osa o sente di non potere, è un pò sognare e appagare come la regina in una fiaba per una bambina. Poi se parliamo di buon gusto, è un altro discorso ed è molto soggettivo, mi sembra non ci siano più da tempo canoni universalmente condivisi
da donna trovo che il buon gusto sia un termine che ormai possiamo togliere dal vocabolario.per quanto mi riguarda pur essendo donna guardo con piacere un bel corpo anche se è del mio stesso sesso, ma sono infastidita dalle imamgini troppo esplice, siano esse di uomini o donne. La cosa però che mi lascia più perplessa in queste cose è che se i pubblicitari si spingono sempre più avanti è perchè la “massa” vuole questo tipo di immagini. Le campagne pubblicitarie vengono realizzate sulla base del grado di approvazione della gente, e non è un caso che oggi, in mille settori vengano usate imamgini, forme, parole a sfondo sessuale per vendere di più. Se finalmente un giorno ognuno di noi facesse un vero e proprio atto di coscenza e rifiutasse tutto ciò che viene imposto dal marketing sono certa che in poco tempo anche i pubblicitari cambierebbero strada. Forse ognuno di noi deve fare un piccolo esame di coscenza…..meditate
a me sinceramente la modella non mi smuove nemmeno una cellula e cmq non sono attratta da l’intimo che indossa la modella ma dalla qualità dello stesso.
Credo ch queste modelle le mettano x voi maschietti per far regalare l’intimo alle consorti
Premesso che se Paolo non è un bacchettone, io non sono una santa… bè posso comunque dire che l’heros cercato, voluto e costruito mi crea fastidio …mi viene da pensare ai bomboloni normalissime caremelle mega con la bacchetta… avete mai visto pubblicità e perchè no gif di donne che ammiccano gustandosi il bombolone? Ecco… non sarebbe più normale vedere bambini imbrattati scenette anche comiche e pulite? Credo che però la verità risieda altrove.. oggi come oggi non ci sono contenuti… e si batte sull’unico chiodo che bene o male interessa, stuzzica.. mi chiedo però quando si accorgeranno che anche l’heros ha stufato cosa s’inventeranno?
hai fatto un’analisi interessante, ma non hai risposto alla mia domanda…
voglio tralasciare il peso, le forme, il fatto che la ragazza sia in intimo, perchè se quello devi pubblicizzare, va da sè…
il mio quesito era nello specifico sullo sguardo ammiccante e pose sexy (spinte) che dal mio punto di vitsa possono richiamare l’occhio maschile, ma non quello femminile, che, anzi, magari trova fastidiose certe pose che, una volta di più, rendono la donna un oggetto sessuale e non una persona….
Dico subito che un po’ di forme rendono sicuramente la donna più affascinante e sensuale. La magrezza da’ l’idea di ammalato !
Però mi viene da pensare a quanti passi indietro si siano fatti dagli anni 80 quando io, ventenne più o meno, gioivo per le grandi conquiste delle donne. Femminismo, ma non nel senso del volere essere “uguali” agli uomini, come qualcuno ha voluto capire per ridurre il movimento quasi ad una moda folcloristica dell’epoca, ma “valore della differenza di genere” nel senso che siamo profondamente diverse dagli uomini, vogliamo che queste differenze contino, ma vogliamo uguali diritti.
Ma, purtroppo, mai, dico mai, si riuscirà a mettere nella mente degli uomini che le donne non si giudicano dalla bellezza… Cito il caso (ma non perchè sia lui, poteva averlo detto chiunque) di ciò che ha detto Berlusconi alla Bindi. Lei è più bella che intelligente… lasciando ben intuire come classifica le donne… cosa c’entrava la bellezza? Poteva dirle onorevole Bindi, mi sembra che non stia ragionando, mi sembra un discorso stupido quello che sta facendo… l’avrebbe offesa lo stesso. No, si è voluto sempre sottolineare l’aspetto fisico, anche quando una donna ha scelto tutta altra strada che quella del mostrarsi per piacere agli altri !
Ma, ripeto, non è solo lui… è questa società che ancora oggi, nel 2009, sfrutta l’immagine della donna solo esaltandone la bellezza, la sensualità, il fascino.
Certo, per vendere biancheria intima la si deve far indossare. Basterebbe allora una foto di una ragazza in reggiseno e mutande. Perchè dare alla casalinga di 102 chili l'”umiliazione” di vedere che su lei quello stesso completino non ha di certo lo stesso sex appeal?
Ma ciò che è peggio è che certe donne si riducono a ridicole macchiette, imitazioni grottesche dei modelli che propone la società. Senza capire che ogni donna può e deve per rispettarsi per prima, deve farsi valere come individuo e dar valore al suo cervello, trovare il proprio modo di affascinare, non trasportare su di sè quello che vede nelle pubblicità.
Perchè altrimenti, così facendo, non facciamo altro che mettere il coltello dalla parte del manico nelle mani di una società maschilista.
Il mio, ovviamente, non è un parere femminile.
Intervengo come “ometto”, usando quel simpatico termine che tanto piace al nostro Pao, e come ometto eterosessuale.
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Perciò non mi pronuncio sulla pubblicità dell’intimo femminile visto dalla parte delle donne, ma da noi uomini.
Ovviamente, la maggior parte degli acquisti di biancheria intima femminile passa per le mani e i portafogli delle donne.
In parte più piccola, sono anche gli uomini ad acquistarla come regalo (sempre gradito, per mia esperienza personale) per la propria donna.
Posso immaginare che nei pubblicitari possa esserci l’idea che un uomo regali o spinga la propria donna ad acquistare quella marca di intimo nella speranza inconscia di identificazione. La mia donna è seducente quanto quella modella.
Ma allora, verrebbe da dire, per i pubblicitari noi uomini siamo tutti esseri volgari che scambiamo sfacciataggine per seduzione…
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Rovesciando il discorso, più facile da comprendere la pubblicità dell’intimo rivolta agli uomini.
Io amo i boxer aderenti elasticizzati a vita bassa, sia per l’aspetto estetico quanto per la loro comodità. Fin che il mio fisico potrà (non so per quanto ancora, ahimè) permettermelo indosserò solo questi.
Inoltre, da uomo, non nego di dare molta importanza estetica all’intimo e di trovare molto piacere nell’acquistare capi di intimo.
E, allora, da eterosessuale attratto unicamente dalle donne dal punto di vista sessuale, non posso negare che, esteticamente, sia molto attratto da, per esempio, Andrew Howe e il suo fisico scolpito nelle pubblicità di Yamamay. Non nego, allora, di provare inconsciamente stimoli di emulazione.