Non voglio certo dire che non faccia freddo, tuttavia una volta di più Studio Aperto confeziona un servizio infarcito di ovvietà, luoghi comuni ed informazioni un pò falsate, in modo da adattarsi al servizio, a prescindere dalla verità e dalla corretta informazione.
Dapprima le interviste ai passanti, tutti a dire che fa troppo freddo, quando in realtà c’erano -2 °C, pochi certo, ma le stesse persone probabilmente sopportano temperature inferiori sui campi da sci. Solo una voce fuori dal coro ovvero un signore sui 50 anni che affermava che si, faceva freddo, ma che sarebbe anche il caso di sopportare un pò.
Un ulteriore servizio nel quale si diceva che la gente girava con cappotti pesantissimi, ma la cosa mi fa sorridere: Il cappotto che usi oggi è quello che avevi nell’armadio anche ieri ovvero un cappotto, un piumino o quel che è. Non è che alla prima ghiacciata o nevicata tutti si precipitino ad acquistare abbigliamento adatto per il polo Nord da usare poi in città. Cerco il pelo nell’uovo? Si, vero, ma sono stufo di questa approssimazione giornalistica…
Non sarebbe stato il caso di fare un servizio, che facesse capire come guidare su ghiaccio/neve? Spiegare l’utilità della gomme invernali? Cose utili insomma, non ovvietà.
(Info sulle gomme invernali: https://paoblog.wordpress.com/2009/01/08/gomme-invernali/ )
Una chicca poi di Silvia Vada, da Torino. Ferma in strada una ragazza, con piumino, sciarpa e cappello e lei le chiede come si sia vestita per affrontare il freddo; poi le tocca la giacca, la sciarpa ed ecco il tocco di genio: fa freddo e le toglie il cappello di lana per far vedere che ha il cappello.
Mi immagino trovarsi all’aperto, con una decina di gradi sottozero, col la testa calda ed improvvisamente uno che ti toglie il cappello. Roba da tirarle un cartone… 😀
Fermo restando che ci sono categorie ben più disagiate delle persone che vestite in maniera adeguata vanno su e giù per le vie del centro, per fare i loro acquisti natalizi. Mi vien da pensare alle Forze del’Ordine, ai vigili inchiodati sui marciapiedi, a tutti coloro che lavorano all’aperto, non ultimi gli spazzini (od operatori ecologici) che devono pure restare appesi dietro ai camion per saltare poi giù, di portone in portone, per fare il loro lavoro.
Senza dimenticare i barboni (chiamali senzatetto o clochard, il succo non cambia…) che in ogni caso risentono pesantemente di queste condizioni meteo, per loro realmente proibitive…
Poi sempre ad insistere sul freddo, sulla neve, come se fossimo in agosto. Signori miei, siamo in inverno, è il periodo giusto per queste condizioni meteo oppure, alla faccia del riscaldamento globale con i suoi effetti deleteri, vogliamo i 25 °C tutto l’anno, da Nord a Sud?
E finalmente un TG dove si dicono le cose per quello che sono; ieri al TG de La7, dopo l’ennesino servizio sui disagi di neve e gelo, il giornalista in studio ha detto: d’altro canto siamo in inverno. 🙂