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Le bottiglie “bio” di Acqua San Benedetto

di Roberto La Pira – Blogger del quotidiano Il Sole  24 ore

Acqua Minerale San Benedetto dovrà pagare una multa di 70 mila € per avere presentato nei messaggi pubblicitari le bottiglie di plastica come “amica dell’ambiente”. E’ forse la prima sentenza  italiana contro il greenwashing (termine usato per indicare aziende che presentano aspetti ecologici inesistenti o dati scorretti sulla riduzione  dell’inquinamento).

Secondo l’Antitrust il ricorso ai temi ecologici è un potente strumento di “marketing capace  di incidere significativamente sulle scelte di acquisto dei consumatori”. Per questo motivo il Consiglio dell’Unione europea nel Piano d’azione sulla produzione e consumo sostenibili adottato dalla Commissione nel luglio 2008 invita gli Stati membri a considerare i claim ambientali alla stregua delle diciture utilizzate per la pubblicità scorretta.

I messaggi di San Benedetto pubblicati   nel 2008 e nel 2009 su diversi giornali ( anche Il Sole  24 ore)  insistevano sull’ecosostenibilità delle nuove bottiglie “prodotte con meno plastica, meno energia e più amore per l’ambiente”.

I contenitori classificati come “eco friendlyhanno permesso di ridurre almeno del 30% la quantità di plastica impiegata e quindi di contenere il consumo di energia”. Il testo precisa che dal 1983 la plastica è diminuita del 58% per il mezzo litro, del  32% per il contenitore da  1,5 l e del  43% per i  2 l”.

Nel frattempo la società in virtù di questa sensibilità ambientale, ha concluso un accordo con il Ministero dell’ambiente assumendo una serie di impegni coerentemente con quanto previsto nel Protocollo di Kyoto, ed è stata premiata nel Progetto COOP for Kyoto come una delle aziende più virtuose nel risparmio delle emissioni di CO2 .

Questa brillante carriera di società che produce acqua minerale amica dell’ambiente è stata stroncata pesantemente.  San Benedetto infatti non ha mai effettuato studi per dimostrare la veridicità delle affermazioni ambientali.

Anche i dati presentati non sono veritieri  la riduzione della bottiglia da 0,5 litri negli ultimi 13 anni è stata del  28,6 %, mentre  per quella da 2 litri  si arriva al 27,4%.  C’è di più secondo l’Antitrust il risparmio energetico e la riduzione di emissioni di anidride carbonica grazie alle  nuove bottiglie non è stata mai calcolato effettivamente.

Pressapochismo, ingenuità o voglia di indossare i panni dell’imprenditore amico dell’ambiente e vendere più acqua minerale? Chissà.

Una cosa è certa, per due anni la formula eco friendly di San Benedetto  ha funzionato.  Adesso la censura è stata “ignorata” dai media …. per cui  l’immagine di prodotto verde  rimarrà nell’immaginario dei consumatori.

P.S. San Benedetto fa capo al Gruppo Zoppas Finanziaria-Famiglia Zoppase nel 2008  ha chiuso l’anno con un fatturato di 564 milioni € e utili per oltre 32,4 milioni €.

Fonte: http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/

4 commenti su “Le bottiglie “bio” di Acqua San Benedetto

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  3. paoblog
    28 febbraio 2010
    Avatar di paoblog

    Al fine di evitare confusione, come citato nel post il testo è stato tratto dal Blog di Roberto la Pira (Vedi: http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/) al quale in ogni caso inoltrerò il suo commento.

    Circa il tè verde, anche in questo caso ho dato spazio a quanto pubblicato dagli amici di Mala Cibus > https://paoblog.wordpress.com/2009/07/22/the-verde-san-benedetto-occhio-agli-ingredienti/

    Paoblog

  4. ruggero bertoncello
    28 febbraio 2010
    Avatar di ruggero bertoncello

    caro Roberto

    rilevo con amarezza che sei stato uno dei pochi o forse l’unico a riportare questa notizia anche se solo su blog. Indubbiamente scrivere che è stato detto ai consumatori il falso,che li si è addescati come pesci o meglio come polli propinando loro la storiella di paladini ecologici è un atto di coraggio che pochi giornali e riviste, perennemente affamati di introiti pubblicitari,hanno avuto.
    In Italia (contrariamente che in Giappone,vedi gli ultimi recenti episodi automobilisti)chiedere scusa ai consumatori è “troppo sconveniente e disonorevole”ed è meglio non dire nulla, anzi fare di tutto perchè la stampa scriva e si volti dall’altra parte.

    VERGOGNA…..VERGOGNA… e SCHIFO !!!!

    Io capisco che L’azienda fattura + di 1/2 miliardo di €. e che possa dare lavoro a migliaia di operai ma ciò non giustifica una campagna fraudolenta durata 2 anni e che ….beffa…le è valso anche il premio COOP for Kyoto per l’ingordigia nel voler sempre più aumentare le vendite e fare concorrenza sleale.
    Trovo che sia gente senza scrupoli..dignità .. e moralità

    Mi auguro che in futuro l’Antitrust oltre che aumentare il valore delle multe (€. 70.000 sono per la S.Benedetto come per mio gatto….un pelo del suo foltissimo manto) … faccia obbligo di pubblica confessione ed ammenda su i principali quotidiani e anche su riviste che tutelano i consumatori come avviene in altri paesi civili.

    Per Sua conoscenza non è la 1° volta che la S.Benedetto fà discutere sia sul piano marketing che qualita’di prodotti :

    ultimamente il tè verde S. Benedetto è stato ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2010 con tanto ….di bollino rosso
    su ogni confezione……..ed è apparso su intere pagine di parecchi quotidiani a fine gennaio/inizio febbraio 09 …roba da ridere … PER NON PIANGERE..!!!

    VADA…. nel sito Mala Cibus Currunt http://www.43zero58.com/?p=788 intitolato “The verde San Benedetto,occhio agli ingredienti” in data 31Maggio 2009 … e vedrà che questo stesso tè verde tanto premiato come prodotto dell’anno è considerato
    CIBO…..SPAZZATURA!!! ma forse Lei ne è già a conoscenza.

    Concludendo io sono veneto e mi dispiace oltremodo parlare così di una impresa veneta … ma da noi si dice così.. :
    MONI ..SI’…..COIONI..NO..!!!

    Cordiali saluti ruggero

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Questa voce è stata pubblicata il 23 gennaio 2010 da in Ambiente & Ecologia, Consumatori & Utenti con tag , , , , , , , , .