di Maurizio Caprino
Se ne parla meno che per le auto, ma pure nel settore moto tira una brutta aria. La si è respirata pure la scorsa settimana, alla conferenza annuale dell’Acem, l’associazione dei costruttori europei. Che sanno di vivere un momento cruciale: la crisi ha colpito tutti proprio nel momento in cui la Ue sta studiando quelle che saranno le prime norme europee per omologare anche le moto (finora l’omologazione unica europea c’era solo per le auto, poi la direttiva 2007/46 ha stabilito il principio che per meglio unificare il mercato vanno unificati i requisiti per ogni categoria di veicolo). E – come sempre – i parametri più importanti di omologazione saranno quelli ambientali e di sicurezza.
La Commissione europea renderà nota la sua proposta di fissazione dei requisiti ad aprile, come leggete nel comunicato che vi riporto sotto. Nel frattempo i costruttori hanno dichiarato che non si tireranno indietro nonostante la crisi, a patto che:
– sia loro dato abbastanza tempo per adeguare progettazione e produzione ai nuovi requisiti;
– le nuove regole rimangano stabili, nel senso di essere via via migliorate secondo un percorso già delineato senza sorprese;
– si tenga sotto controllo la concorrenza low-cost asiatica, che come si sa non sempre rispetta i requisiti.
Una posizione ragionevole. Ma bisognerà vedere quanto tempo vorranno concretamente prendersi per daci moto più pulite e sicure.