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Nimesulide: evitare i rischi per il fegato

Il farmaco antinfiammatorio nimesulide (molto conosciuto con il nome commerciale di Aulin, Mesulid, Sulidamor, tra i tanti) non deve essere mai la prima scelta per il trattamento del dolore acuto, deve essere usato per il minor tempo possibile, e mai prescritta in caso di febbre o sintomi influenzali. Queste sono le nuove restrizioni d’uso stabilite dall’Emea, l’Agenzia europea dei medicinali, per limitare i potenziali danni per il fegato che l’uso della nimesulide può comportare.

La sicurezza è periodicamente rivalutata
Dopo i casi di gravi disturbi per il fegato (insufficienza epatica), alcuni mortali, che avevano portato nel maggio 2007 al ritiro della nimesulide in Irlanda, l’Emea ha aperto una valutazione della sua sicurezza, che porta periodicamente a delle nuove raccomandazioni.

Sottolineamo che l’Italia è il maggior consumatore di nimesulide: assorbe da solo il 60 per cento del consumo mondiale di questo principio attivo, che invece è già stato ritirato dal mercato in Finlandia e Spagna.

Nuove controindicazioni e precauzioni
La nimesulide è indicata per il trattamento del dolore acuto, dei sintomi dell’osteoartrite dolorosa e della dismenorrea primaria (disturbo legato alle mestruazioni).

  • Dal febbraio 2010, i medici dovranno prescriverla solo come trattamento di seconda linea, vale a dire se gli altri comuni antidolorifici non hanno funzionato, dopo un’attenta valutazione del paziente.
  • Il trattamento non dovrà durare più di 15 giorni, e non dovrà essere prescritto a persone con problemi di alcolismo, a pazienti tossicodipendenti.
  • Importante avvisare subito il medico nel caso insorgano segni di sofferenza epatica (del fegato), come spossatezza, anoressia, nausea, vomito, ittero.

In caso di febbre o influenza, meglio paracetamolo, ibuprofene o un’aspirina
La nimesulide non deve essere utilizzata in caso di febbre o sintomi influenzali. Nel caso, meglio prendere antinfiammatori o antidolorifici come il paracetamolo, l’ibuprofene, il naproxene o l’acido acetilsalicilico (noto come aspirina, quest’ultimo va assunto solo dai 16 anni in su).

Solo con ricetta medica
Ricordiamo che la nimesulide richiede una ricetta medica non ripetibile (che il farmacista ritirerà al momento dell’acquisto), proprio perché i suoi effetti collaterali, e in particolare quelli al fegato, sono più pesanti di quelli degli altri antinfiammatori.

Quindi assumetela solo su espressa prescrizione del medico, subito dopo i pasti perché come altri antinfiammatori ha un’azione irritante sulle pareti dello stomaco, evitando il consumo di alcolici e rispettando le dosi consigliate. È sconsigliato a bambini, donne in gravidanza e allattamento e persone con problemi al fegato.

Fonte: www.altroconsumo.it

Un commento su “Nimesulide: evitare i rischi per il fegato

  1. lorena
    24 febbraio 2010
    Avatar di lorena

    mia madre a volte lo usava poi gliel’ho fatto smettere. HO sempre saputo che faceva male in cuor mio. Una volta presi il nimisulide al ritorno da montepulciano che avevo mal di testa, dopo poco ho dovuto far accostare anna con l’auto per darmi fuori anche gli okki, il buon aulin invece mi faceva da lassativo e la stessa cosa mi fa’ unfarmaco in bustine che viene dato per curare la cistite, ne basta una bustina, ha lo stesso sapore dell’aulin e a me fa’ lo stesso identico effetto.

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 23 febbraio 2010 da in Salute & Benessere con tag , , , , , , .