di Roberto La Pira – Blogger del Sole 24ore
La foto ripropone una delle lezioni proposte nella campagna pubblicitaria realizzata dalle Fonti di Vinadio per promuovere l’acqua minerale Sant’Anna.

Il Giurì dell’autodisciplina pubblicitaria il 18 marzo 2010 ha censurato la campagna pubblicitaria dell’acqua minerale “Sant’Anna” perché, non è vero che la bottiglia vegetale in Pla (materiale plastico diverso dal Pet abitualmente usato dalle altre aziende produttrici di acque minerali) “proteggere meglio il tuo bambino” .
Il Giurì a ritenuto ingannevole anche la teoria secondo cui la bottiglia in Pla conserva meglio degli altri contenitori “l’originaria genuinità dell’acqua” . Il messaggio vola due articoli del codice (articolo 2 – Comunicazione commerciale ingannevole e articolo 11 – Bambini e adolescenti) , ed è stata interrotta.
L’azione contro l’acqua sant’Anna è stata promossa da una folta rappresentanza di concorrenti che comprende: Mineracqua (Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali, delle Acque di Sorgente e delle Bevande Analcoliche), Acqua Minerale San Benedetto spa, CO.GE.DI. – Compagnia Generale Distribuzione, Ferrarelle spa, Sanpellegrino spa.