Basta un attimo di distrazione, di superficialità per dare origine ad un evento che potrebbe risultare drammatico… non ci si pensa…non prima.
E dopo tutti a piangere ed a recriminare…siamo tutti esserei umani e quindi fallibili, io per primo, ma se il rispetto delle regole, unitamente al buonsenso, fosse insito nel nostro Dna, nella quotidianità dei gesti, i problemi si ridurrebbero.
Ieri ho assisistito ad un incidente che non si è trasformato in una strage solo per caso.
Ero fermo al semaforo rosso di una traversa di Viale Monza, in attesa di attraversarlo e svoltare a sinistra. Pioggia leggera, visibilità buona e fondo viscido.
Il tutto è accaduto così in fretta che ho fatto fatica a rivedere mentalmente la sequenza dell’accaduto e solo ragionandoci su, dopo, sono riuscito a capire cosa sia successo.
Di fatto una Fiat 600, guidata da una donna e proveniente da destra, arrivata al semaforo ha fatto un’inversione ad “U”, senza guardare mi vien da dire, ed infatti sopraggiungeva da sinistra un’Alfa che ha inchiodato.
Ora se sia dipeso dalla peerdita di controllo del mezzo in frenata oppure da una sterzata istintiva del conducente, io non lo so, ma resta il fatto che l’Alfa si è dapprima intraversata per poi saltare sul marciapiede, esattamente davanti all’uscita della metropolitana che, a quell’ora (17.05) ha un flusso costante di passeggeri che entrano ed escono.
Nessun pedone è stato coinvolto, non fisicamente, perlomeno, perchè penso che a parecchi miracolati sia venuto qualche capello bianco in più.
Dietro di me, al semaforo, c’era un’auto della polizia che è poi intervenuta.