Ricevo da Francesco
Prima sono andato al Ministero delle Politiche Agricole con un taxi Opel Meriva.
Il tassista, un signore sui 50-55 dall’aspetto molto dimesso, gentile e di poche parole, è forse l’autista di taxi più irresponsabile che abbia mai incontrato, sebbene sia difficile stabilire classifiche e record visto il livello dei tassisti romani.
A parte che arrivava a fare il pelo ai pedoni che attraversavano sulle strisce; a parte che usava fare le corna sporgendosi dal finestrino ad altri automobilisti, oppure sfanculandoli, rei, questo sì, di manovre imprudenti, ma non per questo meritevoli di simili atteggiamenti soprattutto quando sul taxi stai portando dei clienti…
A parte ciò, egli guidava completamente attaccato al vetro. Insomma, non ho mai visto uno guidare così: sedile tutto sotto il volante, schienale inclinato quasi a 45 gradi verso il volante, praticamente con la testa arrivava a toccare il parabrezza e, naturalmente!, senza indossare cinture di sicurezza… Non oso pensare che fine avrebbe fatto in caso di incidente, visto che correva pure…
Io non ero in vena di polemizzare e non ho detto nulla, ma avrebbe meritato una lavata di testa come minimo…
E fancucciolo al tassista!
P.S. L’unica cosa positiva, come ogni volta quando prendo il taxi per andare in direzione di via Veneto, è che avendo i taxi accesso all’interno di Villa Borghese mi sono goduto i colori primaverili di questa giornata calda e soleggiata, alberi fioriti, prati profumati, ragazze bellissime a passeggio in maglietta… 😉
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