di Bruno Contigiani
Ediz. Orme – Pagg. 156 – € 12,00
Recensione di: silviapassini@lifegate.com
Corriamo troppo spesso. Corriamo, corriamo e ci perdiamo il sapore dei momenti. Ci perdiamo la bellezza del contorno, il gusto delle piccole cose. Sfrecciamo sulle nostre inquinanti auto, sfrecciamo a piedi nelle piazze, nelle strade.
Non vediamo, non sentiamo. Il fine è fare in fretta, fare tutto, fare più cose possibili. Come sappiamo essere opachi!
Bruno Contigiani in questo libro ci racconta la sua storia, che almeno alle origini, è la storia di molti.
Da stressato manager di una multinazionale, si accorge di aver perso dei sapori di momenti importanti, di essersi concentrato eccessivamente sul lavoro, lasciando scolorire l’importanza di momenti e di persone care.
Così ecco la svolta: fonda l’associazione “L’arte di vivere con Lentezza” e organizza la prima giornata mondiale della Lentezza. Una piccola provocazione, che vuole essere una presa di coscienza nel tourbillon delle nostre metropoli.
Anche a Milano e a Roma abbiamo visto passanti frettolosi multati e intrattenuti con discorsi sul tempo, sulla fretta, sulla qualità della vita.
Ma perché non proviamo a prenderci i nostri tempi? A regalarci delle pause, per imparare ad osservare quello che c’è, ma che la fretta non ci fa vedere. Per regalarci un momento di pace.
Proviamo a lasciare l’auto in garage e facciamo una passeggiata a piedi. Profumi, suoni, colori che l’auto ci sottrae giungeranno a noi. Riscopriremo strade e sentieri. Non solo fisici.
E soprattutto la lentezza ci porterà nuove emozioni e un nuovo modo di sentire e di vivere.