Uno studio condotto dalla Volvo ha rilevato che chi indossa la cintura di sicurezza ha il 50% delle probabilità in più di sopravvivenza in seguito ad un incidente stradale.
Infatti, la cintura di sicurezza a tre punti riduce il rischio di morte e di ferite gravi del 50% circa.
Lo studio rileva anche che in Russia solo il 3,8% degli automobilisti usa la cintura, mentre in Francia, Germania, Svezia, Australia e Canada il dato oscilla tra il 90% e il 99% dei passeggeri anteriori e l’80-89% di quelli posteriori.
Negli Stati Uniti, ogni punto percentuale in più di utilizzo delle cinture di sicurezza è pari a 270 vite salvate ogni anno, mentre in Europa il numero di vite salvate salirebbe a 7000 per punto percentuale se tutti i paesi si adeguassero ad un uso regolare delle cinture, come già avviene negli USA.
Si stima, infatti, che in Europa la cintura di sicurezza riduca i decessi per incidenti stradali del 40% ogni anno: ad esempio, nel 2005 sono sopravvissuti grazie alla cintura di sicurezza circa 11.700 passeggeri siano sopravvissuti, 2000 dei quali solo in Germania.
Alla luce di tali dati è evidente quanto siano efficaci le cinture di sicurezza per evitare i danni più gravi conseguenti ad un incidente stradale e quanto importante sia l’intervento dei vari governi nel varare norme che ne obblighino l’utilizzo.
Fonte: www.sicurauto.it
Questo video pubblicato da SicurAuto (leggi l’articolo) dovrebbe chiarire una volta per tutte i rischi che si corrono non allacciando e quelli che facciamo correre agli altri, in quanto la possibilità di scontrarsi contro il sedile del guidatore è molto concreta.
In quel caso il conducente, anche se correttamente allacciato, può subire danni gravissimi (non ripagati dall’assicurazione) proprio a causa della deformazione del sedile indotta dallo scontro col passeggero posteriore.