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Do Not Call Register, l’anti spam per il marketing telefonico

Di solito chiamano all’ora di pranzo. Al primo tentativo rispondi, senti un clic dall’altra parte, ma nessuno parla. Subito dopo, il telefono squilla di nuovo e ti annunciano qualche meravigliosa offerta per cui sei stato selezionato. Proprio tu. E se non accetti, anche chiunque sia in lista dopo di te.

Si chiama Direct Marketing e spazia tranquillamente dagli abbonamenti a canali tv a quelli per internet: offerte speciali, accessori compresi nel prezzo, pacchetti in offerta lancio o a sottoscrizione limitata. Promozioni che, normalmente, non ci interessano e che, altrettanto regolarmente, tornano a farci pensare come diavolo l’avranno avuto, il mio numero.

Un meccanismo simile alle offerte che arrivano via mail, grazie a quell’opzione flaggata in calce a qualche newsletter a cui ci siamo distrattamente iscritti tempo fa [reminder: la prossima volta non usare l’indirizzo mail principale]. Ma se newsletter e spam ormai finiscono regolarmente nel cestino o nella cartellina dedicata, per le telefonate ancora non c’è scampo.

Errore. Si chiama Do Not Call Register ed è un servizio governativo al momento attivo negli Stati Uniti e in Australia. L’iscrizione dura tre anni e proprio oggi inizia il secondo giro: chi si è iscritto nel maggio 2007 può confermare l’adesione, che garantisce che la prossima volta che il telefono squilla non sia pubblicità, ma qualche amico che vuole parlare con noi. O uno che ha sbagliato numero.

Come funziona?

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Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 13 Maggio 2010 da in Consumatori & Utenti con tag , , , .