Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Qualche interrogativo sui criteri dell’Efsa per le etichette

Il 1 giugno a Parma l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) ha organizzato un incontro con i rappresentanti di consumatori, leautorità sanitarie e le industrie per discutere sulla valutazione scientifica delle indicazioni salutistiche relative agli alimenti (health claims).

Obiettivo dell’incontro era la condivisione dell’approccio adottato dall’Efsa in accordo con la Commissione europea per giudicare i claims delle etichette, che sino ad ora ha comportato la bocciatura di centinaia di scritte.

Tra le vittime ci sono anche indicazioni consolidate come la camomilla che favorisce il sonno e le prugne secche che favoriscono il transito intestinale. Nel corso dell’incontro il Presidente del panel Efsa alle prese con i dossier delle aziende ha snocciolato il suo punto di vista:

– tutte le indicazioni salutistiche presenti sulle etichette che riguardano le normali funzioni dell’organismo (es. “il calcio aiuta le ossa”) o la prevenzione di fattori di rischio malattie (es. “l’ingrediente X aiuta a prevenire disfunzioni metaboliche”), sono soggette ai medesimi criteri di accertamento senza distinzioni

– Il concetto di “prova scientifica generalmente accettata” deve basarsi su studi clinici condotti su individui sani.

Si tratta di un approccio un po’ troppo farmaceutico in grado di mettere in crisi pure le raccomandazioni dietetiche dell’Oms e in parte anche quelle dell’Inran. Applicando rigidamente questi criteri…

Continua la lettura qui > Qualche interrogativo sui criteri di valutazione dell’Efsa per le diciture sulle etichette | Il Fatto Alimentare.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 12 luglio 2010 da in Consumatori & Utenti con tag , , .