Costoso? Inaffidabile? Inutile? Favorisce lottizzazioni e tangenti? Rumoroso? Tutt’altro. L’Associazione Nazionale Energia del Vento fa piazza pulita dei più grotteschi luoghi comuni sul vento come fonte d’energia, pregiudizi falsi, inventati, fuorvianti rispetto allo scenario energetico nazionale e mondiale.
1° falso mito. I costi – “L’energia eolica ha costi troppo elevati”
L’energia eolica è una delle energie rinnovabili maggiormente competitive: seconda soltanto all’energia idroelettrica, l’energia prodotta da fonte eolica ha infatti costi variabili tra i 115 e i 148 euro/Mwh, di gran lunga inferiori rispetto ad altre fonti rinnovabili come il fotovoltaicoche costa tra i 429 e i 790 euro/Mwh e il solare termodinamicoche ha costi compresi tra i 134 e i 256 euro/Mwh. Le spese per lo sfruttamento della risorsa-vento sono principalmente relative ai macchinari, il 75% degli investimenti è infatti impiegato per gli aerogeneratori, che hanno però cicli di vita lunghi, pari a 20 anni durante i quali si mantiene inalterata la produttività. Le caratteristiche della produzione di energia dalla risorsa vento permettono di ridurre al minimo i restanti costi che rappresentano il 25% degli investimenti e di ridurre a zero alcune voci di costo come, ad esempio lo stoccaggio o il costo del combustibile. Le stime prevedono, inoltre, in futuro una graduale riduzione dei costi degli impianti eolici del 2,5%-6,8%. Se si considerano tutti i costi del ciclo di produzione delle diverse fonti di energia (cfr studio della Commissione Europea progetto ExternE) compresi i costi esterni, l’energia eolica risulta essere la fonte a minor costo complessivo insieme all’idroelettrico.
2° falso mito. L’affidabilità – “L’energia eolica deriva da una fonte discontinua ed è inaffidabile”
L’energia eolica sfrutta una risorsa sempre disponibile, presente di giorno e di notte, e continuamente rinnovabile. La continuità della risorsa-vento è garantita da studi preventivi sui siti potenziali che analizzano per periodi lunghi, almeno un anno e mezzo, la direzione e l’intensità del vento, verificando che sussistano le condizioni favorevoli all’installazione di aerogeneratori:….
Continua la lettura qui > LifeGate | Energia dal vento. Dieci miti da sfatare.
Non crede tuttavia che si farebbe prima a rispettare i paletti, evitando a lei di scrivere commenti chilometrici (anche se temo un uso diffuso del Copia & Incolla) ed a me di leggerli (avrei altro da fare, tutto sommato) per poi, inevitabilmente rifiutarli?
Sono sicuramente d’accordo con i commenti argomentati, ma credo nel contempo che si possa essere più sintetici. E resto dell’idea (senza polemica) che potrebbe benissimo fare un suo Blog e poi seminare in giro i link a suoi post su questo o quello.
Mi limito pertanto a riproporre poche righe, certo sarà gradita la “sinteticità”.
EMMA BONINO dichira:
Sarà bene prevedere quanto prima un confronto pubblico con i sostenitori dell’eolico ad oltranza che difendono tecnologie non solo impattanti e inadatte all’Italia, ma anche inefficienti, se è vero che 4.850 MW installati hanno realizzato solo il 14% del loro potenziale (6.076 GWh nel 2009)..
Certo di svangarla alla censura, fiducioso.. “POSTO”
Piero Iannelli
Caro Paolo..
Non ho nulla da obbiettare alla censura.
E non ne faccio ipocrita, polemica.
E’ giusto.. il blog è suo, giusto il “paletto”.
Ma necessariamente, le mie idee devono essere argomentate e suffragate da argomentazioni, tali da rendere le stesse mie idee, non semplicemente un “NO” o un “SI”..
Come Vede, quando sono daccordo, mi limito semplicemente a poche righe.
Diverso è il caso dell’art. soprastante.
Necessariamente sono costretto a scrivere, e Lei a “tagliare”..
Son convinto, però che almeno Lei legggerà i miei pensiieri, e se così non fosse ..”pace”.
Sarà stato solo un mio monologo.
E io come “ospite” propongo, non certo sbraito, offendo o critico senza argomentare.
Sempre..Cordialmente..
Piero Iannelli
Caro Iannelli,
visto che dopo un paio di commenti della giusta lunghezza, mi ricasca nei suoi chilometrici commenti, temo che sia assolutamente inutile e superfluo spiegarle nuovamente la mia linea di pensiero (che peraltro trova nella pagina Netiquette); mi vedo costretto a dirle quanto già comunicatole da un altro Blogger: Si apra un Blog tutto suo e scriva quello che le pare, con le regole che riterrà giuste.
Come detto, il blog rimane un sito di carattere personale, in cui gli altri sono ospiti. Affezionati, simpatici, graditi, ma pur sempre ospiti.