Cosa c’è di più semplice del tonno in scatola? Un trancio di pesce cotto a vapore e olio d’oliva o, addirittura, solo pesce. Ma un’indagine di Greenpeace ha appena scoperto che una scatoletta su tre contiene o insospettabili mix o varie specie non meglio specificate. In ogni caso, il consumatore non può sapere cosa esattamente sta mettendo nel piatto.
Il laboratorio spagnolo indipendente AZTI Tecnalia ha effettuato analisi genetiche su 165 scatolette di tonno provenienti da 12 Paesi, europei e non, tra cui l’Italia.
Da noi sono stati testati 5 prodotti (3 scatolette per ciascuno) appartenenti ai tre marchi più diffusi sul mercato nazionale: Riomare, Nostromo e Mare Aperto STAR.
Secondo il rapporto A scatola chiusa, oltre a essere le compagnie che occupano la fetta più grande del mercato italiano, queste aziende non hanno fatto nulla, fino a oggi, per garantire la sostenibilità dei propri prodotti. Si trovano, infatti, tutte nella fascia “rossa” della classifica Rompiscatole di Greenpeace.
Risultato: 50 campioni su 165 (il 30,3% delle scatolette testate) contiene specie diverse di tonno mescolate insieme o diverse da quanto indicato in etichetta o, ancora, che possono variare a seconda del lotto di provenienza.
Insomma vi è una totale mancanza di trasparenza: i risultati ottenuti dimostrano che nelle scatolette ci può finire di tutto e che ben poche garanzie sono offerte ai consumatori sul tipo di tonno che portano sulle loro tavole.
I test hanno rivelato tre situazioni diverse:
1. per alcuni marchi, due specie diverse di tonno (per esempio, tonno pinna gialla e tonno obeso) mescolate nella stessa scatoletta. Una pratica che in Europa è illegale.
2. per altri, diverse scatolette di uno stesso prodotto possono contenere differenti specie di tonno. E questo è stato osservato sia in scatolette provenienti dallo stesso lotto che da lotti differenti;
3. in altri prodotti, la specie di tonno identificata con il DNA nelle scatolette non corrispondeva a quella indicata in etichetta. La presenza di un’indicazione errata sull’etichetta è una frode in vari Paesi.
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