Ricevo (dall’autore del libro) e pubblico.
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Perché le scrivo? Perché cerco visibilità per divulgare questa tesi e per pubblicizzare il libro
L’autore: Pasquale Faseli è nato a Raffadali (Agrigento) nel 1951 e vive a Varese, dove esercita la professione di ingegnere edile. Questo è il suo primo romanzo.
Il libro (genere narrativo saggio romanzato), evidenzia una realtà ben nota ma poco divulgata, e cioè che la tanto decantata mafia di cui parlano di continuo i mass media non è un bubbone che affiora da una carne sana, ma un virus ben allignato nella carne. Se la mafia fosse un bubbone sarebbe stato rimosso da tempo. Ma come si fa ad estirpare un cancro, dopo che per decenni e decenni è rimasto indisturbato ad infettare ogni organo vitale? Il virus della mafia è dappertutto, sia nelle piccole che nelle grandi azioni quotidiane di buona parte dei siciliani e, quelli che non sono stati ancora infettati, vivono come dentro un campo di battaglia, spendendo ogni loro energia nel tentativo di esserne preservati.
Per combattere la mafia bisogna cominciare dal basso, da quella parte del popolo che, con i suoi innumerevoli comportamenti mafiosi all’acqua di rose, alimenta e sostiene quella che delinque. La cultura mafiosa non è caduta in Sicilia dal cielo, ma è una produzione locale ormai largamente esportata.