A morte gli autovelox comunali, nuova vita per il Tutor. Questo, estremizzando un po’, è il succo dell’ultima circolare della Polizia stradale (Scarica Circolare 29 12 2010) sulla riforma del Codice, nella parte che riguarda i controlli di velocità.
Tutto nasce da una delle disposizioni più discutibili della riforma, cioè il divieto di piazzare rilevatori a meno di un chilometro dal segnale che fissa il limite di velocità.
A parte quelli che hanno aggirato il problema cambiando i limiti, molti Comuni si sono disperati perché hanno postazioni fisse o luoghi di appostamento di pattuglie proprio entro un chilometro dal segnale (e ciò non indica necessariamente la volontà di far cassa come quando ci si piazza 20 metri dopo il cartello, perché se c’è un limite particolare si può anche presumere che qualche centinaio di metri dopo ci sia effettivamente anche un pericolo).
La circolare li ha stroncati definitivamente, perché ha stabilito che la distanza del chilometro va rispettata anche quando il segnale è una semplice ripetizione del limite precedente, messa per renderlo noto anche a chi s’immette da un incrocio vicino alla postazione.
Proprio tale vicinanza aveva spinto qualche corpo di polizia municipale a “chiedere clemenza” ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno, visto che un eventuale trasgressore entrato da quell’incrocio (ovviamente a bassa velocità) ha poco spazio per accelerare prima di arrivare davanti all’apparecchio di rilevazione e quindi difficilmente potrà essere multato.
Se vogliamo proprio dirla tutta, nei Comuni si sperava nella “clemenza” dopo aver visto l’impegno ministeriale nel salvare i portali Tutor posti anch’essi vicino a segnali di limite di velocità. E invece nulla. Anzi, questo indirizzo anti-autovelox pare sia anche stato già ribadito in pareri successivi alla circolare del 29 dicembre.
I controlli si salvano solo se messi dopo segnali inutili (l’Anas ne mise non pochi una decina di anni fa per ricordare alla gente che sulle statali ordinarie non si possono superare i 90, quanto costò?), cioè che ripetono il limite senza che ci sia un incrocio.
Un’altra ciambella di salvataggio è invece stata lanciata dalla stessa circolare proprio al Tutor. In pratica, si prevede una sorta di deroga al principio secondo cui il sistema può essere usato per controllare la velocità media esclusivamente sui tratti dove il limite è lo stesso dall’inizio alla fine. Un principio garantista, cristallizzato nel decreto di approvazione del Tutor. Con l’inconveniente di….
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