Leggo su Il Fatto Alimentare
La pubblicità ammiccante dela Coca Cola stile anni 60′ e iniziata nel marzo 2010, mentre in America Michelle Obama coltivava l’orto biologico nei giardini della Casa Bianca e portava avanti una campagna contro il cibo spazzatura e l’abuso di bevande gassate.
La campagna pubblicitaria è apparsa su numerosi giornali come Io donna, Oggi … e si poneva l’obiettivo di svelare il segreto della felicità a tavola.
Il messaggio è semplice: per trovare la felicità basta un bicchiere di Coca-Cola e un piatto di spaghetti al pomodoro (un abbinamento davvero strano tra dieta mediterranea e la bibita simbolo del cibo spazzatura).
La realtà è un pò diversa, visto che i nutrizionisti sconsigliano vivamente il consumo di bibite gassate dolci per tutti i ragazzi.
L’invito della Coca-Cola di pasteggiare ogni giorno con una bibita dolce è un insulto nutrizionale e gastronomica. Il consumo di bibite dolci deve essere occasionale e non quotidiano come lascia intendere il messaggio.
Si tratta di una spudorata proposta che contrasta con i principi della corretta alimentazione e con le campagne di educazione alimentare destinate ai ragazzi.
In effetti un anno fa ho chiesto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato di censurare il messaggio e di sanzionare la multinazionale, ma la richiesta è stata respinta. Lo spot della Coca Cola risulta un pò contraddittorio con la politica di marketing che viene pubblicizzata…
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