
Nei primi anni Trenta, dopo il crollo di Wall Street del 1929, centinaia di americani, spinti più da necessità materiali che da motivazioni ideologiche, partirono per l’Unione Sovietica attratti dalle lusinghe di un regime che prometteva lavoro e felicità per tutti.
Dopo un inizio che lasciava presagire un buon inserimento nella realtà, umana e industriale, della nuova patria, poco alla volta si resero conto che quello non era il decantato paradiso dei lavoratori…
Seguendo le alterne vicissitudini di due giocatori di baseball (e di molti altri americani) deportati nei gulag della Kolyma e di Burepolom, il libro racconta una storia di illusioni perdute che dalle purghe staliniane giunge fino ai nostri giorni.
Fonte: Il libraio