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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Odio gli indifferenti

A un primo sguardo, si potrebbe far rientrare questi scritti di Gramsci nella rubrica «l’Italia com’è oggi non ci piace», per riprendere la dichiarazione perentoria di Giovanni Amendola. Sarebbe banale. Li distingue l’adesione alla politica più che il fascino per l’antipolitica, ma anche la determinazione di parlare di una realtà concreta, di comprenderne i meccanismi. Non solo di lamentarsi.

In questi scritti c’è il Paese Italia, come scriveva, inascoltato, in anni più vicini a noi, Ruggiero Romano. Il Paese Italia, non la nazione italiana: le cose minute, i comportamenti, i caratteri, l’alimentazione, la retorica, i tic che si hanno, le parole che si usano, le consuetudini con cui si organizza la vita associata. Una realtà che sollecita l’indagine sulla vita reale non la costruzione di proiezioni ideologiche. (dalla prefazione di David Bidussa)

Quando discuti con un avversario prova a metterti nei suoi panni, lo comprenderai meglio… Ho seguito questo consiglio ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.

(Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti, Chiarelettere)

Fonte: Il Libraio

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Questa voce è stata pubblicata il 27 marzo 2011 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .