In questi giorni abbiamo letto dell’aggressione a due carabinieri, ora in ospedale, da parte di quatrro giovani. Oggi a Studio Aperto un servizio sulla vicenda.
Mi sembra strano che in ospedale non vengano rilasciati dei comunicati sulle condizioni dei due carabinieri gravemente feriti.
Ma si vede che in questo ospedale agiscono diversamente, sennò non si giustificherebbe la posta fatta dal giornalista ai parenti che la sera escono dall’ospedale, stanchi e preoccupati, e gli ponga domande continue, con insistenza, sulle condizioni del familiare.
Una volta ottenuta la risposta Non ci hanno detto niente, bisogna aspettare, ecco che il giornalista insiste Vi hanno dato speranze?
Considerando che a StudioAperto sono specializzati nel togliere la parola agli inviati a metà discorso, non credo vi sia la necessità di far durare il servizio 2 minuti oppure 90 secondi, per cui se non ci sono notizie da dare, perlomeno non rompete le palle ai parenti delle vittime.
In questo caso si tratta di persone ferite, seppur gravemente, ma l’atteggiamento resta lo stesso anche in caso di episodi con esiti ben più drammatici.
Questo non è giornalismo, ma sciaccallaggio emotivo.
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Vero, poi si incazzano se uno risponde male o ce li manda……..