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Se iodato, il prezzo è salato…

Leggo su Altroconsumo

Il sale iodato, strumento fondamentale di prevenzione di alcuni disturbi importanti, è spesso molto più caro del normale sale da cucina. E non sempre si trova. La nostra indagine in 4 città.

Per prevenire su ampia scala i disordini da carenza di iodio, come il gozzo negli adulti e il rallentamento della crescita nei bambini, l’Organizzazione mondiale della sanità ha suggerito di aggiungere questo micronutriente nel sale.

Ciò non significa che dobbiamo consumare più sale (ne utilizziamo già troppo), ma che pur limitandolo dobbiamo preferire sempre la versione arricchita. Ma la nostra inchiesta dimostra che non sempre la variante iodata c’è e quando è presente costa il doppio del sale normale.

L’apporto di questo minerale con la sola dieta non è sufficiente a coprire le necessità fisiologiche. Mediamente, infatti, assumiamo solo la metà della dose giornaliera raccomandata di iodio, sebbene si trovi in pesci, crostacei e, in misura minore, in latticini, uova e carne.

Dal 2005 esiste una legge che obbliga tutti i punti vendita che vendono sale ad avere anche la versione iodata, oltre a dover esporre un cartello informativo sui benefici della iodioprofilassi.

Lettura integrale dell’articolo e tabelle prezzi, QUI

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