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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Scegliere il doposole (attenti agli ingredienti)

in sintesi un articolo che leggo su Il Salvagente

Idratanti, lenitivi, emollienti. E prolungatori dell’abbronzatura. In pochi direbbero che i doposole, venduti in abbondanza in questo periodo per rimediare ai bagni di tintarella, possano essere anche irritanti, allergizzanti o peggio (qui trovate una sintetica guida con tutti gli ingredienti “indesiderati”).
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E invece è proprio quanto ha scoperto il settimanale il Salvagente nel test su 10 di questi prodotti acquistabile da subito nel nostro neglozio virtuale.
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Nei doposole la novità più evidente è questa: il cosmetico non più soltanto un prodotto di riparazione degli inevitabili danni del sole: arrossamenti, secchezza, rugosità. Oggi numerosi after sun promettono anche di mantenere e intensificare l’abbronzatura.
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Di solito a questo scopo vengono inserite nella ricetta molecole autoabbronzanti o che agiscono sulla sintesi della melanina. La tirosina, per esempio, che è la molecola base del ciclo di formazione della melanina. A scanso di delusioni, si sappia che il risultato varia, perché dipende dalla reazione individuale.
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Considerato che il doposole è destinato a una cute già provata dall’esposizione alle radiazioni, al caldo e al sale, il prodotto ideale dovrebbe anche essere formulato in modo da limitare al minimo le molecole aggressive.
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In particolare i conservanti, almeno quelli ufficialmente riconosciuti come “molesti”, perché causano frequentemente irritazioni e allergie, e in certi casi sono fortemente sospettati di arrecare danni più seri; dribblarli non è facile, come dimostrano le prove pubblicate sul Salvagente.
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Un esame che ha bocciato nettamente 3 delle 10 creme e ne ha promosse altrettante con una striminzita sufficienza. Salvo poche eccezioni, dunque, le discusse molecole antimicrobiche e antiossidanti sono ancora nelle ricette. Pronte ad aggredire, con risultati imprevedibili.

Secondo Antonio Cristaudo, allergologo dell’ospedale San Gallicano di Roma, i conservanti qui presi in considerazione sono “noti per avere una moderata attività di tipo allergico“.

“In caso di lieve eritema causato da un’errata esposizione al sole, per esempio, giova una crema lenitiva, anche un doposole, a patto che sia senza conservanti e senza profumo. Se l’eritema è più importante servono i farmaci: una crema cortisonica oppure, se la manifestazione è eclatante o diffusa in varie parti del corpo, il farmaco per bocca”.

Lettura integrale dell’articolo QUI

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Questa voce è stata pubblicata il 4 agosto 2011 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Salute & Benessere con tag , , , .