in sintesi un articolo di Stefania Cecchetti che leggo su Il Fatto Alimentare
Un semaforo sull’etichetta per aiutare il consumatore a mangiare meglio e in modo più consapevole. Ci ha pensato il Gigante, che ha messo a punto nuove tabelle nutrizionali con il bollino verde rosso e giallo per 200 prodotti alimentari a marchio proprio (e altri 200 sono in preparazione).
La spinta? «La costante attenzione nei confronti dei consumatori e l’esigenza di confrontarci con realtà distributive diverse da quella italiana», fanno sapere dall’ufficio marketing.
Il sistema più usato in Italia, fino ad ora, è quello delle GDA (“Guideline Daily Amount”), che rapporta zuccheri semplici, grassi totali, grassi saturi e sodio riferiti a una porzione indicata dal produttore, alla quantità giornaliera in relazione al fabbisogno di un adulto sano (2000 calorie) secondo le indicazioni adottate dall’industria europea.
Il semaforo del Gigante parte da un presupposto simile: rapportare i nutrienti di una porzione ai fabbisogni giornalieri, calcolati non rispetto alle GDA ma sulla base dei LARN (“Livelli di assunzione giornalieri raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana”, pubblicati dalla Società italiana di nutrizione umana nel 1996 e in fase di revisione) e delle linee guida dell’INRAN redatte in base alla dieta mediterranea.
«Abbiamo preferito un sistema che pensato per la dieta italiana e studiato in Italia», hanno voluto sottolineare i responsabili dell’iniziativa.
Altra fondamentale differenza rispetto alle GDA è che si prendono in considerazione tutti i nutrienti, non soltanto quelli “critici” come grassi e zuccheri per cui il bollino colorato compare anche sulle voci di: proteine, carboidrati e fibre.
L’innovazione grafica del semaforo adotta il semaforo rosso quando il prodotto supera il 30% dell’assunzione giornaliera. Dunque luce verde se le proteine di una porzione di lasagne non superano il 30% della quantità consigliata, luce gialla se la quantità è compresa tra il 31 e il 60% e infine luce rossa se supera il 61%.
Attenzione: il semaforo rosso per un determinato nutriente non rende quel cibo “proibito”, perché il colore rosso riferito ai grassi può abbinarsi a diverse luci verdi, per esempio quelle relative al sodio o alle proteine.
La filosofia è che non esistono cibi buoni o cattivi, ma tutto è relativo alle quantità e agli abbinamenti. Le lasagne sono troppo ricche in carboidrati e in grassi?
Significa che al pasto successivo dovrò scegliere un alimento magro e ricco di proteine (per esempio del pollo ala griglia).
Per la verità il sistema comporta un certo ragionamento. Viene da pensare che le persone in grado di sostenerlo siano le stesse che hanno qualche nozione in campo alimentare e (forse) sanno già come nutrirsi correttamente.
lettura integrale dell’articolo QUI
Pingback: L’associazione inglese dei consumatori sbugiarda le etichette dei cibi light « Paoblog