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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Facciamo i nomi dei politici che sono contro la Casta

Ieri mi è capitato per le mani (virtuali, s’intende) un articolo di Lettera 43 dove si spiega nel dettaglio la vicenda legata alla votazione del settembre 2010 sull’abolizione dei vitalizi ai parlamentari dopo soli 5 anni.

In sintesi, vediamo i numeri della votazione: Presenti 525 parlamentari, votanti 520, astenuti 5 (per lo più radicali), maggioranza 261. I no furono 498, i sì 22.

498 NO?  

Tutti predicano bene, ma alla fine razzolano male, tranne questi 22 (con una riserva perrsonale su Scilipoti…):

Barbato, Borghesi, Cambursano, Di Giuseppe, Di Pietro, Di Stanislao, Donadi, Evangelisti, Favia, Formisano, Aniello, Messina, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera. 

(Se vuoi leggere l’articolo di Lettera 43, clicca QUI)

D’altro canto già si era capito che Pecunia non olet, come avevano fatto capire alcuni politici intervistati da Striscia in proposito, con uno di loro che arrivava a dire: bè 3700 € al mese non sono poi tantissimi, certo più di un metalmeccanico…

D’altro canto come disse lo stesso Violante: La questione del taglio dei costi della politica è un problema di etica pubblica!

Se non fosse che ogni mese grazie a due pensioni prende per un totale di 16.680 euro. Ma si sa, questa è demagogia, anzi, sono facili discorsi nazional-popolari…

Non voto Idv, ma se uno fa una costa giusta, è giusto dirlo.

Completo il tutto con questo estratto dalla Carta dei Valori del Pdl: Noi pensiamo che la politica debba essere al servizio dei cittadini, non i cittadini al servizio della politica e che essa debba essere fondata più sui valori che sugli interessi.

😀 Scusate, ma a me viene da ridere (seppur amaro)