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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ho fatto conoscenza con l’Afis

banda_bassottiFacendo seguito alla denuncia presentata ai carabinieri circa l’assegno rubato che mi sono beccato qualche settimana fa, l’altro ieri mi hanno chiamato per andare a vedere un pò di foto segnaletiche.

Esperienza interessante a prescindere, è sempre istruttivo vedere come si lavora dietro le quinte, tanto più che ieri i Carabinieri erano in frenetica attività causa l’arresto di un rapinatore (se ho ben capito dai frammenti captati qua e là) che ho notato all’ingresso, ammanettato.

Tra l’altro la burocrazia è parecchia (ti pareva) ed avevano molte cose da preparare prima di portarlo a San Vittore.

Comunque sia, torniamo a noi.

Dapprima il Maresciallo mi ha fatto vedere delle foto selezionate per il tipo di reato e collegate alle informazioni che avevo fornito, successivamente abbiamo fatto una ricerca sempre per truffa, ma basandoci sull’età presunta del delinquente ed infine mi fa: adesso allarghiamo la ricerca su quanto contenuto nell’Afis.

A questo punto la ricerca è stata impostata basandosi sui vari tratti caratteristici fisici che mi ricordavo del delinquente ed eccomi alle prese con 540 foto segnaletiche…

540?

Era la prima pagina…dopo un pò ho perso il conto, tuttavia mi pare di averne visionate 5 o 6 pagine per un totale compreso fra 2700 e 3240 foto.

Chiaramente era un lavoro noioso, per il Maresciallo che doveva cliccare per andare avanti dopo il mio laconico No, ma anche per me, più che altro perchè gestire 3000 facce ti manda insieme la vista, per cui dopo un paio di sbadigli suoi (con molte scuse, ma era sicuramente giustificato da una giornata impegnativa…) siamo passati a qualche commento di alleggerimento su quello che vedevo.

C’era di tutto e della serie L’abito non fa il monaco, non possiamo certo basarci sulla fisionomia per decidere dell’onestà di una persona. Lombroso docet, aggiungerei.

D’altro canto un paio di mesi fa ho assistito ad un arresto in strada, davanti alla mia macchina, e tre persone erano impegnate in una fase di bloccaggi e spintoni.

C’era un ragazzo di colore, un’altro tipo con un’espressione truce e malvagia che non vorresti incontrare da solo in strada ed infine uno che sembrava un ragazzino, faccia pulita.

Difatto gli ultimi due erano entrambi delle F.d.O…. 😉

(Ri)torniamo a noi.

Le foto segnaletiche raffiguravano persone che avevano quelle che definiremmo delle facce da delinquente, ma altri che pure erano di fatto dei criminali sembravano il classico bravo ragazzo che incontri tutte le mattine.

Tuttavia c’erano certi che facevano ridere per il come erano pettinati, ad esempio.

Pensare ad esempio che uno commetta un reato con i capelli rasati ad eccezione di due cornetti da diavolo ai lati della testa (non scherzo) tinti di rosso acceso, e speri di non essere identificato…  😀

Al termine del lavoro, senza aver trovato il delinquente, stavo per dire Bè ci abbiamo provato, quando il Maresciallo mi fa: Bè ci abbiamo provato….

Insomma, è vero, ci abbiamo provato, ma così come diceva il Maresciallo al momento della denuncia, circa il fatto che lui (come i colleghi)  si impegnasse sul lavoro, per far si che il cittadino si senta ascoltato e non esca dalla Stazione convinto che la denuncia sia solo un atto formale che sarà buttato in un armadio, io devo dire che pur nella convinzione che fosse alquanto improbabile trovare il tipo, i Carabinieri mi hanno dedicato del tempo e si sono impegnati per cercare di portare avanti l’indagine che, peraltro, non è che ora sarà cestinata.

Metti mai…

E visto che siamo in argomento, QUI potete trovare le foto dei latitanti di massima pericolosità; esporsi quando si ha a che fare con certa gente non è mai facile, tuttavia una segnalazione anonima ce la possiamo permettere tutti ritengo… 😉

Metti mai che ce li togliamo di torno, uno alla volta…

Visto che sono scivolato sull’argomento della criminalità più pericolosa e sul coraggio dell’esporsi in prima persona…

Sai chi è Giulio Cavalli?