a cura di Francesco
La Fiat, nel tentativo di risollevare le vendite in USA della 500 che non sembra avere il successo sperato, ha ingaggiato come testimonial la celebre cantante pop americana di origini latine Jennifer Lopez e confezionato un davvero bello spot riprendendo alcune immagini del videoclip della canzone Papi dove JLO canta, balla e, soprattutto, guida una Fiat 500 cabrio bianca. Ovviamente: in versione per il mercato USA.
Molto simpatiche le headline che appaiono in bianco su fondo nero, interrompendo per pochi attimi le immagini, sfruttando un gioco di parole in inglese:
Ti piace questa auto? Connettiti a internet.
Ti piace JLO? Mettiti in fila.
Sembra, infatti, che il problema dei mancati numeri di vendita registrati dalla 500 in USA sia da imputare all’aver puntato solo sulla rete internet quale strumento di informazione sulla 500 stessa.
Ma non tutti cercano un’auto su internet e questo spot sembra voler invitare il pubblico a farlo per sapere di più sulle qualità della Fiat 500.
Ora, sull’onda di questo bello spot, Fiat ha pensato bene di sfruttare gli accordi commerciali e pubblicitari stretti in USA con la Lopez anche per il mercato europeo, italiano in particolare, dove JLO è altrettanto famosa e seguita.
Ma la 500 che si vende in Europa è diversa da quella prodotta per il mercato americano.
Come fare, allora, non potendo utilizzare le immagini del video della canzone Papi dove appare la 500 americana?
Si è lavorato di taglio e montaggio. Cercando di utilizzare immagini più possibilmente in primo piano. E, soprattutto, di Photoshop. Cancellando, ovvero, o meglio ancora sfumando quei particolari che distinguono vistosamente le due differenti versioni di 500.
A cominciare dai vistosi (e visibili) catarifrangenti arancioni sui parafanghi che, sebbene sfumati, in quelle poche inquadrature in cui la 500 si vede per intera si riconosce l’ombra.
Come dire: c’erano e sono stati inevitabilmente malamente cancellati. E posticcia è la targa italiana, visibilmente costruita elettronicamente e applicata sul frontale. Il risultato è questo.
Ma, soprattutto, il risultato è che, sfruttando il genere pop della canzone di JLO, si pubblicizza la versione base della 500, che si chiama proprio POP, utilizzando un modello diverso, ben più equipaggiato e costoso rispetto alla versione d’attacco POP.
Analizzando fotogramma per fotogramma i due spot pubblicitari, quello per gli USA e quello per l’Italia, si notano alcuni particolari “rilevatori” che all’occhio attento fanno ben percepire come il modello di Fiat 500 reclamizzato nello spot italiano sia, in realtà, la versione destinata al mercato americano e, dunque, non possibile da acquistare in Italia.
O, almeno, al prezzo indicato nella pubblicità.
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Nello spot “italiano” al fermo immagine 0.06 (6 secondi) di vede perfettamente il catarifrangente arancione sulla parte passaruota destra del paraurti anteriore.
Così come ne si vede bene l’operazione di sfumatura nei fermo immagine 0.18 e 0.33.
Lo si percepisce sul lato sinistro, invece, nel fermo immagine 0.28.
Mentre al fotogramma 0.41, con la vettura inquadrata frontalmente leggermente dall’alto, con JLO che balla davanti ad essa, lo stesso catarifrangente sinistro è perfettamente visibile.
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Va fatto notare, poi, che la Fiat 500 POP non prevede, di serie e al prezzo indicato nello spot, i cerchi in lega da 16 pollici né le calotte cromate degli specchietti retrovisori esterni.
Come credo, neppure il volante in pelle e il pomello della leve del cambio sempre in pelle che le eleganti mani di JLO manovrano inquadrate da vicino.
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Altra differenza che salta subito all’occhio tra i due modelli è il porta targa posteriore, che nella versione USA, per adattarsi al formato delle targhe americane, è meno lungo e più sporgente ovvero molto simile a quello della Nuova 500 prodotta tra il 1957 e il 1975, mentre nell’attuale 500 versione europea è stretto e lungo.
Ebbene: nello spot americano questo particolare è ben visibile al fermo immagine 0.05 (quinto secondo), mentre la stessa immagine è presente nello spot italiano al fotogramma 0.23, ma tagliata in basso per far vedere meno proprio quel porta-targa diverso.