in sintesi un articolo che leggo su Il Salvagente
In tanti optano per i prodotti taroccati, con tutti i rischi che comporta cospargersi di una miscela chimica fuori da ogni controllo sanitario; se è ovvio che chi sceglie il contraffatto corra pericoli anche gravi, stupisce però che anche i costosi prodotti di marca possano nascondere ingredienti indesiderati.
E’ questa, infatti, la conclusione del test che il settimanale il Salvagente pubblica nel numero in edicola (acquistabile anche online – clicca QUI)
Alla prova sono stati messi 17 profumi da donna, scelti tra quelli più di moda.
La valutazione si è concentrata in particolare sulla presenza di quelle sostanze sospettate di essere interferenti endocrini, cioè capaci di alterare la funzionalità del sistema endocrino, mettendo a rischio principalmente la fertilità e la tiroide, ma anche il sistema nervoso e quello immunitario.
Così sotto la lente sono finiti i muschi policiclici, alcuni filtri Uv, il diethilftalato (Dep), oltre naturalmente alle innumerevoli fragranze allergenizzanti. Ospiti indesiderati che ancora fanno la loro comparsa nelle costose boccette dei profumi.
I muschi sintetici hanno il difetto di persistere nell’ambiente, soprattutto nell’acqua, e di accumularsi nei tessuti grassi degli organismi viventi.
Questi contaminanti sono stati trovati anche nel latte materno e nel sangue umano, così come ha dimostrato anche la ricerca pilota “Previeni”, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma sul liquido ematico di coppie affette da infertilità.
L’esposizione agli interferenti endocrini può essere di origine ambientale, a causa dell’inquinamento, alimentare, o legata allo stile di vita, attraverso l’utilizzo eccessivo dei cosmetici. All’interno di questo ampio ed eterogeno gruppo di sostanze, infatti, ci sono pesticidi e ftalati, filtri Uv e solventi, muschi policiclici e fungicidi.