Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Questa mi mancava: la neve chimica

In questi giorni, quasi sempre con temperature sottozero, perlomeno dove abito io, nonostante le giornate non nuvolose e, talvolta, le notti serene con luna e stelle, ecco che al mattino tutto è coperto da uno strato bianco di un paio di centimetri.

Gli alberi assumono un aspetto fiabesco come dossero cristallizzati, i prati sono ricoperti da un velo bianco, ma nel contempo non c’è più il ghiaccio sui vetri dell’auto o sulla strada.

La foto che pubblico qua sotto risale all’inverno 2008, ma la situazione è la stessa.

(Trovi qualche foto del fenomeno  anche su CittàOggiWeb)

Tutto si basa sulla galaverna, ma a quanto ho letto sulla mail ricevuta da Nimbus (unitamente alle previsioni meteo) queste anomale precipitazioni simil-neve rientrano nel fenomeno della cosiddetta Neve chimica.

Seccante leggere il come ed il perchè di questo fenomeno, soprattutto in città, ritengo… un segno dei tempi, in pratica… 😦

Leggiamo cosa dice Nimbus: La nebbia e le temperature nettamente al di sotto dello zero hanno  favorito negli ultimi giorni la formazione di galaverna su estese zone  di pianura. Oltre alla galaverna (congelamento delle goccioline d’acqua  sopraffusa della nebbie sulle superfici fredde) sono state osservate  entro le nebbie locali precipitazioni nevose, pur in assenza di  nuvolosità o perturbazioni organizzate.

Tale fenomeno, divulgato dai  mezzi di informazione come “neve chimica”, non è del tutto raro ed è  determinato dal congelamento e dalla precipitazione al suolo delle  goccioline d’acqua che compongono la nebbia sotto forma di cristalli di  ghiaccio, che possono depositarsi con lievi spessori al suolo come una  nevicata vera e propria.

La precipitazione della nebbia congelata al  suolo è favorita sicuramente dai nuclei di condensazione, quali sono le  particelle di inquinanti e le polveri, altamente presenti sulle zone  urbanizzate e industrializzate della Pianura Padana.

Per tale ragione il  fenomeno della nebbia congelante precipitante può essere più frequente nelle zone inquinate ed essere altresì definito “neve chimica”.

°°°

Già che siamo in argomento: Il ghiaccio vetrone ovvero Rischio gelicidio