un articolo di Roberto La Pira che leggo su Il Fatto Alimentare
Il Comitato di controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha censurato il messaggi firmato da Amarena Fabbri, perché lede la dignità della donna e mercifica il corpo femminile.
Il manifesto delle ciliegie Fabbri “Classica e al cioccolato” è apparso a Biella nel mese di dicembre 2011. Questa volta la motivazione della censura è più sottile.
La collocazione del barattolo delle ciliegie nel formato “classica” sotto il viso della donna bianca, e del barattolo delle ciliegie al cioccolato sotto il viso della donna di colore (“cioccociliegia”), è stata considerata una strumentalizzare della figura femminile.
C’è poi una seconda accusa relativa alla commistione tra il corpo della donna e la sostituibilità con i prodotti alimentari, considerata una sorta di mercificazione.
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