Meno male che Monti continua a parlare di equità. Fermo restando che sicuramente era necessaria una stretta sui conti (ma anche se ulle spese inutili, privilegi, ecc.) e quindi saremmo stati costretti a pagare noi per i buchi altrui, a me sembra che la politica dei tecnici sia basata semplicemente per inventarne una al giorno per spremerci.
E’ evidente che i Tecnici stanno facendo il lavoro al posto dei Politici, che così sperano di conservare l’elettorato, (il che la dice lunga su quanto, forse a ragione, ci considerino dei pecoroni), tuttavia non è detto che i Tecnici siano infallibili. Per fare una manovra basata sull’aumento di tutto (ma non a tutti 😉 ) ero capace anch’io che non sono laureato…
Da un parte leggi del maggior gettito fiscale dall’Iva, dalle accise sulla benzina, poi arriverà l’Imu e via dicendo… poi varie addizionali comunali e regionali, che in ogni caso coincidono con la riduzione dei servizi, (e dovremmo aprire una parentesi con i discorsi dell’assessore del piccolo comune…) e dall’altro arriva il ministro Passera che sembra voler anticipare l’aumento dell’Iva al 23% e non solo…
Nei giorni scorsi Bankitalia ipotizzava un’aumento delle accise sulla benzina da 4 a 24 cent. Da 4 a 24…? Da quando si sceglie l’opzione meno penalizzante? Che siano 24 allora e via andare…
Senza considerare che se aumenti troppo e di conseguenza diminuisci le entrate delle persone (che siano dipendenti, pensionati o imprenditori, tutti dobbiamo fare la spesa, il pieno, ecc.) arriva il momento in cui nessuno consuma (consumi carburanti già -20%, leggevo) diminuirà anche il gettito fiscale ed allora che faranno?
La tassa sull’aria che respiriamo, peraltro di bassa qualità? Un tot su ogni strappo di carta igienica? O, meglio, una tassa Una Semper (che all’Una Tantum non ci crede più nessuno…) dovuta da chi è, semplicemente, Vivo. Da raddoppiare in caso di morte, metti mai, che pur di non pagare, qualcuno magari fa il furbo… 😉
Perdonate il sarcasmo, ma i sacrifici sono una cosa, quello che succede adesso, è altro…
In sintesi una notizia rivelata dalla Cgil, pubblicata dalla Stampa:
Per gli anziani ricoverati «a vita» nelle case di riposo e nelle residenze socio assistenziali pubbliche arriva la beffa della «Super-Imu», la nuova imposta sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici.
Come conseguenza dell’articolo 13 del decreto «Salva Italia», infatti, se il ricovero è permanente il tributo per il 2012 deve essere calcolato come per la seconda casa. Ossia quasi il doppio: 7,6 per mille contro il 4 dovuto per l’abitazione principale.
A svelare la beffa è lo Spi Cgil, il sindacato pensionati che ha analizzato bene la norma, dove genericamente è stabilito che anche chi sia in possesso di una sola abitazione ma abbia la residenza altrove su quell’unico immobile in suo possesso deve comunque pagare l’imposta nella versione maxi prevista per la seconda casa.
Questo, spiegano al sindacato, è appunto il caso dei non pochi anziani che possiedono una sola casa, ma risiedono in via permanente in case di riposo private o in strutture residenziali socio-assistenziali pubbliche.
Risultato: a giugno per circa 300mila anziani ricoverati in via permanente arriverà una stangata di parecchie migliaia di euro se il governo non si affretterà a correre ai ripari, o con una norma ad hoc o con una circolare interpretativa.
Allo stato attuale i ricoverati a tempo indeterminato ma proprietari di casa non sfuggiranno al tributo, dal quale fino a ieri erano completamente esentati e che ora dovranno versare in versione «super». Anche perché nella stragrande maggioranza dei Comuni sull’Imu sono pronte a scattare le addizionali che il decreto prevede possano arrivare fino a un più tre per mille.
Sulla base delle prime indiscrezioni sulle addizionali comunali Imu la stangata per gli anziani in ricovero permanente potrebbe aggirarsi tra i 1.500 e i 2.000 euro, aggiuntivi rispetto a quello che si sarebbe dovuto pagare se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa.
Un salasso insopportabile per chi spesso in quell’unica abitazione ha una indispensabile integrazione al reddito di pensione, denaro necessario a pagare le rette (sempre più salate) dovute sia per le case di riposo private che per le residenze socio assistenziali pubbliche.
Pingback: Imu, tutte le novità ed il modulo da utilizzare per il pagamento « Paoblog
Pingback: Diritti, doveri e le contraddizioni dell’IMU « Paoblog
Pingback: Dov’è l’equità se il governo salva le banche dall’Imu? « Paoblog
Pingback: Raccolta firme per chiedere il taglio delle accise « Paoblog
E’ pazzesco. Questi sono un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione dell’Italia altro che al salvataggio. Probabilmente la vogliono smantellare e vendere pezzo a pezzo, dopodichè prendere il largo alla faccia nostra. Spremono dei limoni già spremuti!
Non ce posso crede, questi già pagano una retta all’istituto, perché seconda casa? Mica è di loro proprietà la clinica, è come se pagassero l’affitto.
Questi non si rendono conto che non è spremendo i contribuenti che risolleveranno l’italia, hanno auto invendute, ho sentito che le settimane bianch4e sono in calo….
Devono fare in modo che gli imprenditori si servano di operai italiani e non permettere di fabbricare all’estero, o meglio lo si può anche fare ma quando importi in italia io ti stango