Leggo su Il Giorno: Il Tsr, nuovo treno all’avanguardia delle Trenord, rappresenta il nuovo fiore all’occhiello per i trasporti regionali dell’azienda.
Due convogli del nuovo Tsr sono entrati in servizio lunedì mattina sulla linea suburbana S6 Treviglio-Milano-Novara e ieri notte si è registrato il primo episodio di vandalismo. I convogli sono stati imbrattati e rimpieti di graffiti da ignoti.
Dura la reazione di Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord: “Esprimo grande indignazione per quest’ennesimo atto incivile che registra inoltre un triste record. E’ stato infatti vandalizzato un treno nuovo, in servizio da sole ventiquattro ore. Un TSR come quello messo a disposizione dei viaggiatori della S6 costa 12 milioni di euro, esattamente quanto gravano sulla comunità gli atti vandalici di un intero anno
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in parte ci intendiamo, nonostante i punti di vista diversi e che non potranno combaciare, per forza di cose, dato che l’illegalità sotto qualsiasi forma non rientra nelle mie corde.
Partiamo dal presupposto che io rispetto la tua opinione, anche se non la condivido, se non in minima parte. Ma non tutti si esprimono su muri vecchi e degradati ed in questo caso, foss’anche un’espressione artistica che mette d’accordo tutti, resto dell’idea che usare le superfici altrui senza un consenso, sia una prevaricazione.
E non tener conto delle opinioni altrui, ancor prima che della proprietà del bene stesso, non è il miglior punto di partenza per far condividere la libertà d’espressione del singolo con le esigenze degli altri.
D’altro canto come si suol dire, la mia libertà finisce dove inizia la tua. 😉
Infatti noi tendiamo a esprimerci su muri vecchi, anche perché gli edifici nuovi e luccicanti non c’entrano molto con i graffiti…
Beh, riguardo le scritte normali e non colorate (non sono graffiti!) ha ragione, ecco, QUELLI sono i vandali, ma non i writer. Ho imparato proprio riflettendoci su che l caratteristica che rende unica e particolare quest arte è l’ illegalità.
vista la giovane età ti perdono l’assolutismo di questa afermazione: “i treni con i graffiti sono la cosa più bella e artistica che esista” che già di per sè fa a pugni con la comprensione di cui parli, visto che il tuo pensiero non tiene minimamente in considerazione le opinioni altrui.
In ogni caso, così come tu chiedi comprensione, io (e tanti altri) chiedo rispetto per ciò che non è tuo.
Resto dell’idea che non si può esprimere l’arte scrivendo sulle superfici altrui, ma nel contempo se vogliamo definirli writer oppure artisti da strada, io preferisco quelli che hanno lavorato (autorizzati) sui muri di Viale Caprilli, con molti lavori degni di nota.
Vedi: https://paoblog.net/2011/09/09/ehi-pupo-alpinista-guarda-qui/
Peccato che alcuni vandali (o li vogliamo chiamare artisti?) abbiano poi rovinato con scritte insulse alcune opere con soggetti sportivi.
In ogni caso ho visto in giro per Milano lavori degni di nota, realizzati su superfici grigie, lunghi muri di cemento che più brutti di così non si poteva, ed in quale caso un bel graffito aggiunge valore, piuttosto che il contrario.
Idem per certe saracinesche di negozi dove evidentemente si è abbinata la vena artistica con un accordo con il proprietariod el negozio e si è riusciti nell’abbinare creatività dell’artista alle esigenze commerciali del negozio.
Ma ci sono anche quelli che fanno scarabocchi o disegni veramente brutti, ed allora visto che non tutti sono bravi artisti, gli consiglio di esercitarsi sui muri interni di casa loro oppure sulle fiancate delle auto di famiglia…
Treni, autobus, muri di condomini o di aziende (tanto più se appena ristrutturati) sono esclusi dalle superfici su cui esprimere la propria arte.
Allora… Vedo che anche qui gente che non capisce il writing ce n ė in abbondanza. Aprite quegli occhi che i treni con i graffiti sono la cosa più bella e artistica che esista sul pianeta. Definirli “atti vandalici” è alquanto offensivo e frustrante per noi writer ( io non ne ho mai fatti sui treni perché sono ancora minorenne), ARTISTI, non vandali!!!
Vogliamo lasciare solo un segno indelebile che colori il grigio della città, dal nostro punto di vista l’ arte può essere qualcosa di più grande e profondo della legge.
Io sarei felice di essere alla stazione e vedere arrivare sul mio binario un treno marchiato da tanti artisti, tutto colorato e decorato. Vi chiedo gentilmente di riflettere un po’ su quello che fate, grazie della comprensione (se c’è…).
~un giovane writer
Se li prendono che je fanno? Li mettono ai domiciliari invece di fargli pagare il treno e se non avessero soldi per pagarlo glielo fai pulire con la lingua ……….invece è meglio farlo pagare ai contribuenti