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Non avevo dubbi: fallisce il registro delle opposizioni

Quello che leggo sul Blog del Consumatore non mi sorprende affatto, dopo anni di esperienza come Cittadino attivo contro certi operatori telefonici, ad esempio, tramite il Garante della Privacy, mi hanno insegnato che la legge è una cosa ed il rispetto della legge, tutt’altra. Nonostante l’intervento delle varie Autorità.

Ed infatti Fastweb continua a chiamare, fregandosene della mailcon la quale dichiarava di aver cancellato il mio nominativo e fregandosene dell’intervento successivo del Garante che avendo accertato la violazione aveva aperto un’istruttoria…

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A più di un anno di distanza dall’introduzione del registro pubblico delle opposizioni, pare che poco o nulla sia cambiato. Il teleselling rimane una tecnica di marketing molto utilizzata e soprattutto molto fastidiosa e molesta per chi si trova a ricevere quotidianamente telefonate commerciali di tutti i tipi ad ogni ora del giorno e della sera.

A riconoscere l’insuccesso del sistema è lo stesso Pizzetti, il quale riferisce che le segnalazioni dei cittadini hanno raggiunto un ritmo giornaliero preoccupante.

Le aziende e i loro call center continuano, infatti, nella loro aggressività commerciale, spesso senza tenere conto di chi, con l’iscrizione al registro, ha revocato il proprio consenso a ricevere telefonate pubblicitarie.

A ciò si aggiunge un ulteriore comportamento scorretto tenuto da alcune imprese e consistente nell’effettuare chiamate anonime in modo da impedire a chi le ricevere di identificarne la linea di provenienza.

Proprio di recente, nel febbraio 2012, l’Autorità Garante ha sanzionato tre società operanti nel settore del telemarketing proprio per aver contattato persone iscritte al registro delle opposizioni e nel contempo per aver camuffato e celato la propria identità. In tutti e tre i casi il Garante ha anche disposto il blocco dei dati raccolti ed utilizzati illecitamente.

12 maggio 2014 – a Mi Manda Rai 3 si è parlato delle telefonate indesiderate e del fatto che nonostante i tanti strumenti normativi a disposizione dei consumatori, spesso i cittadini continuano ad essere presi d’assalto dagli operatori di vari Call Center, che propongono le offerte più disparate.

Come difendersi dalle chiamate in cui cercano di vendere prodotti o servizi a tutte le ore del giorno?

Presente in studio Maurizio Pellegrini dell’inutile Registro delle Opposizioni.

gGli addetti ai lavori sembrano dimenticarsi che le regole ci sono, certo, ma sono puntulmente violate non solo da “una parte delle aziende” come afferma Umberto Costamagna, presidente Assocontact.

Ridicolo anche il consiglio di chiedere all’azienda di essere cancellati, dato che chi ti chiama (come ha precisato un ex operatore) non cita il nome dell’agenzia, ma quello del cliente finale.

C’è poi da chiedersi se l’Assocontact (così come l’Autorità) ci è o ci fà…

Un esempio tipico, che ho citato nel 2009  è quello di Mauro Paissan, allora componente del Garante della Privacy: “Il Paissan dice che si può richiedere la cancellazione dei propri dati, così come ha ripetuto a Striscia la Notizia, la scorsa settimana, il Presidente di un’associazione dei consumatori.”

Chiedere a chi?

A prescindere che nel 95% dei casi ti chiamano con numero privato, resta il fatto che quando chiedi infatti di parlare con un responsabile, per capire come e perchè abbiano il tuo nominativo, in genere chiudono la comunicazione oppure, con ulteriore presa in giro, ti mettono in attesa e dopo qualche minuto la “linea cade”.

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Enello specifico, alla faccia dei regolamenti dell’Assocontact, ecco l’agenzia che forma gli operatori e l’istruttrice che ribadisce il concetto: “menefreghismo nei confronti di chi ti dice che non vuole più essere richiamato”.

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